Sorveglianza 24 ore su 24, sicurezza ai massimi livelli, duecento scienziate e scienziati che lavorano su oltre cento progetti. A Porton Down, nel Wiltshire, a 80 miglia da Londra, l'Inghilterra ha strutturato un gigantesco laboratorio di 2.800 metri quadrati, all'interno del quale si pianifica la strategia contro i virus. Una scelta politico-sanitaria figlia dei pesantissimi effetti del Covid. Due gli obiettivi principali: isolare elementi patogeni per i quali non c'è un vaccino, e realizzare un vaccino in tempi rapidissimi per contribuire - scrivono i giornali inglesi - alla missione globale di avere a disposizione un'arma efficace entro 100 giorni dall'identificazione di una nuova minaccia pandemica. Un investimento di milioni di sterline che si coniuga con altre importanti iniziative scientifiche in atto in diversi Paesi (Italia compresa) e che contribuisce ad alzare il livello di attenzione contro i nemici invisibili. Adesso, però, c'è un appuntamento molto importante da non mancare. Tra meno di un mese inizierà la campagna anti Covid con i nuovi vaccini già approvati. Una massiccia adesione, soprattutto tra gli over 60, potrebbe limitare fortemente gli effetti delle nuove varianti e contribuire a innalzare barriere protettive per le persone fragili. La variante Eris - ha comunicato ieri l'Istituto superiore di sanità - è prevalente in Italia con il 41,9%. "Non si evidenziano rischi addizionali per la salute". I nuovi vaccini saranno gli alleati principali per battere Eris o chi eventualmente verrà dopo di lei.
EditorialeRoccaforte anti virus