Editoriale

Qualche consiglio per evitare le truffe

Sento purtroppo parlare, e leggo sulla cronaca cittadina, di continui episodi di truffe ai danni di casalinghe e soprattutto anziani. Un flagello. Come possiamo difenderci? Il problema è che questi truffatori vigliacchi anche se scoperti non vanno in carcere e restano liberi, pronti per la prossima truffa. Poi un carabiniere, come a Verucchio, spara a un delinquente che lo vuole accoltellare dopo aver già ferito quattro persone, e lo mettono sotto processo. L'Italia alla rovescio.

Libero Dondi

Risponde Beppe Boni

Il Paese reale a volte è molto distante dal Paese legale. Un truffatore di anziani non va mai in carcere, se lo acchiappano in flagranza di reato al massimo ci resta qualche giorno e poi esce pronto a ricominciare il proprio mestiere. Servono condanne definitive e cumuli di pena che non arrivano mai per vedere un ladro o un truffatore seriale dietro le sbarre per molto tempo. Poi ci si lamenta perchè le carceri sono sovraffollate. Bene, allora costruiamone altre o restauriamo quelle che già ci sono e restano vuote. La gente perbene deve stare tranquilla e i delinquenti devono dormire in cella. Più facile a dirsi che a farsi. La questura di Bologna ha diffuso qualche consiglio utile per prevenire le truffe. Sembrano banali ma servono. Mai fidarsi di chi si presenta all'improvviso spacciandosi per controlli del gas o dell'energia elettrica, quelli veri vengono concordati in anticipo; è opportuno chiedere sempre il tesserino di riconoscimento se chi si presenta sostiene di essere dipendente di un ente pubblico; comunque non fate mai entrare sconosciuti in casa; non mostrate mai a nessuno i luoghi in cui conservate i beni di valore, gioielli o denaro contante, nemmeno se chi9 vi contatta si dichiara appartenente alle forze dell’ordine; in caso di dubbio avvertire sempre polizia o carabinieri.

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