Editoriale

Piccoli, ospedali, la qualità è garantita

Mentre la scorsa estate mi trovavo in vacanza a Castelluccio, Alto Reno terme in Appennino, ho avuto improvvisi problemi di carattere urologico. Sono quindi stato costretto a recarmi al pronto soccorso di Porretta, nell'ospedale di Alto Reno. Sono stato accolto molto bene dagli operatori e ho constatato un servizio eccellente per competenza e cortesia. E sono stato assistito ed egregiamente anche dal punto di vista clinico.

Giuseppe Nanni

Risponde Beppe Boni

Oggi sono operativi quasi ovunque i Cau, Centri di assistenza urgenza, sorti per alleggerire la pressione sui Pronto soccorso. Da qualche parte funzionano bene, da qualche altra un po' meno. Spesso dipende anche dagli operatori, ma probabilmente è un meccanismo da rivedere. E infatti, nell'ambito della sanità, il tema dei Cau è oggetto della campagna elettorale per le elezioni regionali nel dibattito tra i due candidati Michele De Pascale (centrosinistra) e Elena Ugolini (centrodestra). Rimane un punto fermo il fatto che i piccoli ospedali di provincia a Bologna, come in tutta l'Emilia Romagna, continuano ad essere un presidio sanitario di qualità. Se dovessi fare un appello ai candidati direi loro di prestare attenzione a queste strutture e di non pensare a depotenziarle, anzi di elaborare un progetto di investimenti futuri. Come abbiamo scritto anche in altra occasione lo slogan piccolo è bello non vale solo per le aziende ma anche per gli ospedali. E' comprensibile che medici e infermieri aspirino a nosocomi più strutturati, ma lavorare negli ospedali di prossimità non è un demerito e può dare molte soddisfazioni. Ci sono ottime realtà in provincia di Bologna, come Porretta o Bentivoglio, dove la professionalità è garantita. Idem l'eccellenza del servizio. Che va mantenuta.

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