Editoriale

Personale dei treni tra gentilezza e aggressioni

Vorrei fare i miei complimenti al servizio Sala Blu di Trenitalia, che in modo assolutamente gratuito, mi ha permesso di salire e scendere da ben 4 tratte ferroviarie grazie agli ausili messi a disposizione. Con gentilezza e puntualità, gli operatori addetti al servizio mi hanno aiutato, permettendomi di viaggiare in sicurezza nonostante la mia temporanea difficoltà motoria a causa di un recente intervento di artroprotesi all'anca. Un servizio degno di un paese civile che ringrazio di cuore.

Rita Bonetti

Risponde Beppe Boni

Ogni tanto fa bene ricordare che il personale di bordo dei treni italiani è bene organizzato, efficiente, preparato. La segnalazione di una signora bolognese che viene aiutata a salire e scendere in quattro tratte del viaggio non è l'unica. Spesso sono anche i turisti stranieri di passaggio a Bologna e in altre città a rilevare la disponibilità, la gentilezza e la terapia del sorriso di uomini e donne che ogni giorno assicurano assistenza sui convogli di Trenitalia, Italo e Tper. E' un ottimo biglietto da visita per i cittadini italiani, ma anche per i turisti stranieri che sono tornati a popolare l'Italia con grande frequenza. Un problema che invece tormenta le ferrovie sono le aggressioni agli addetti dei treni diventate sempre più frequenti. Ormai anche i Pronto soccorso degli ospedali sono sotto scorta e probabilmente bisogna rinforzare anche la vigilanza sui percorsi ferroviari, soprattutto quelli regionali e locali.Proprio per alzare l'attenzione sulle continue aggressioni il personale di Trenitalia e Tper ha scioperato per quattro ore il 23 ottobre scorso. Pochi giorni prima c'è stato un episodio nel piazzale Ovest della stazione di Bologna a poca distanza da casi analoghi a Modena sul treno 2482 e sul treno 3937 a Cesena. Il problema esiste e va risolto in fretta garantendo maggiore sicurezza agli operatori.

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