Trovo alquanto singolare che al portone di ingresso al Museo della Storia di Bologna in via Castiglione compaia ancora, e venga periodicamente rinnovato, il cartello con l’avviso: “Il Museo è chiuso temporaneamente, ci scusiamo per il disagio, riapriremo il prima possibile”. Cartello che fu esposto già all’inizio del mese di aprile. Questa è l' informazione che per ora viene data ai cittadini ed ai turisti.
Marco Bruni
Risponde Beppe Boni
Il Museo della città, che racconta la storia di Bologna, dopo mesi e mesi di incertezza sulla sua sorte (si ipotizzò anche un trasferimento) rimarrà a Palazzo Pepoli affidato alla gestione della Fondazione Bologna Welcome (soci Comune, Città Metropolitana e Camera di Commercio) che già si occupa di turismo e cultura con ottimi risultati, rinvigorita anche dall'attuale presidente Daniele Ravaglia. Dunque il Museo della storia di Bologna è vivo e lotta insieme a noi. Il cartello che annuncia la temporanea chiusura della struttura non è un equivoco. Comune e Bologna Welcome stanno dialogando per definire nero su bianco il passaggio di consegne alla Fondazione. Ci vorrà qualche mese ancora, ma è tutto previsto dai tempi tecnici. Bologna Welcome riaprirà il Museo aggiungendo anche una programma di eventi a cui si presta la struttura che dispone di ampie sale in grado di accogliere occasioni collettive. La delibera comunale recita cosi: " Si autorizza l’affidamento in house providing alla Fondazione Bologna Welcome per oltre 357mila euro con l’obiettivo di valorizzare la riapertura di Palazzo Pepoli Vecchio che integri ed arricchisca il contenuto attuale..... Viene poi affidato alla Fondazione il compito di realizzare e promuovere eventi di marketing urbano e attività di accoglienza e intrattenere ospiti istituzionali".
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