Anziani soprattutto, soli nella maggior parte dei casi. Sono loro le vittime dei truffatori nelle Marche, dove secondo le elaborazioni del centro studi di Cna su dati del Viminale e del Ministero della giustizia nel 2023 le denunce di truffe e frodi informatiche sono aumentate del 6,7%, 469 in più, 6.661 contro le 6.192 dell’anno prima. Telefonate bluff di figli e nipoti per chiedere denaro, messaggi e mail ingannevoli, cellulari clonati, falsi rappresentanti di società del telefono, della luce, del gas e così via: chi ha da gabbare il prossimo ne inventa sempre una più del diavolo. Diffidate gente, diffidate. Il primato spetta alla provincia di Ancona con 2.115 denunce (+16,1%), seguita da Pesaro e Urbino con 1.466 denunce (+6,4%) e da Macerata con 1.352 (+0,9%). Più lontane la provincia di Ascoli con 927 denunce (+13,3%) e quella di Fermo, che invece marcia in controtendenza (801 denunce, meno 4,1%). Secondo la Cna regionale, oltre il 77% dei marchigiani ha subito almeno un tentativo di truffa informatica nel 2023. Ovviamente (e per fortuna) non tutti i tentativi di truffa riescono, ma spesso nella rete dei truffatori finiscono le persone più fragili e indifese, e non tutte sporgono denuncia. Molti anziani provano vergogna per essersi fatti ingannare e non lo confidano nemmeno ai familiari. L’anno scorso – ricorda la Cna – la Regione Marche ha approvato una legge che istituisce il mese dell’anziano (ottobre) e promuove iniziative per la prevenzione e il contrasto delle truffe, incentivando in particolare l’apertura di sportelli anti truffa.
EditorialeMarche, allarme truffe