ALESSANDRO CAPORALETTI
Editoriale
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Marche, allarme truffe

Anziani soprattutto, soli nella maggior parte dei casi. Sono loro le vittime dei truffatori nelle Marche, dove secondo le elaborazioni del centro studi di Cna su dati del Viminale e del Ministero della giustizia nel 2023 le denunce di truffe e frodi informatiche sono aumentate del 6,7%, 469 in più, 6.661 contro le 6.192 dell’anno prima. Telefonate bluff di figli e nipoti per chiedere denaro, messaggi e mail ingannevoli, cellulari clonati, falsi rappresentanti di società del telefono, della luce, del gas e così via: chi ha da gabbare il prossimo ne inventa sempre una più del diavolo. Diffidate gente, diffidate. Il primato spetta alla provincia di Ancona con 2.115 denunce (+16,1%), seguita da Pesaro e Urbino con 1.466 denunce (+6,4%) e da Macerata con 1.352 (+0,9%). Più lontane la provincia di Ascoli con 927 denunce (+13,3%) e quella di Fermo, che invece marcia in controtendenza (801 denunce, meno 4,1%). Secondo la Cna regionale, oltre il 77% dei marchigiani ha subito almeno un tentativo di truffa informatica nel 2023. Ovviamente (e per fortuna) non tutti i tentativi di truffa riescono, ma spesso nella rete dei truffatori finiscono le persone più fragili e indifese, e non tutte sporgono denuncia. Molti anziani provano vergogna per essersi fatti ingannare e non lo confidano nemmeno ai familiari. L’anno scorso – ricorda la Cna – la Regione Marche ha approvato una legge che istituisce il mese dell’anziano (ottobre) e promuove iniziative per la prevenzione e il contrasto delle truffe, incentivando in particolare l’apertura di sportelli anti truffa.