Bologna, 1 novembre 2023 – I giovani che cercano di risvegliare le coscienze sono da ammirare. Questo hanno voluto fare gli attivisti di Ultima generazione che due giorni fa nell'ora di punta a Bologna hanno bloccato il traffico in uno snodo fondamentale come quello di via Stalingrado e via Mascarella. Forse hanno esagerato, me ne rendo conto, ma a volte per attirare l'attenzione bisogna alzare l'asticella. I ragazzi hanno protestato contro i mancati fondi per le vittime dell'alluvione. Speriamo che il loro gesto serva a qualcosa. Fabrizio Palmieri
Risponde Beppe Boni
Il gesto dimostrativo con blocco del traffico nell'ora di punta del mattino a Bologna da parte degli sconsiderati attivisti di Ultima generazione non è servito a nulla. Intanto, non sanno di cosa parlano. I fondi per l'alluvione stanno arrivando a tappe pur con la lentezza della burocrazia e con qualche anomalia, ma nessuno verrà lasciato indietro. Un'operazione economica di questa portata del resto non si può risolvere con un rapido prelievo allo sportello del bancomat. Non abbiano visto però la stessa energia di protesta contro fondi per la ricostruzione del terremoto che a distanza di anni non sono ancora stati del tutto perfezionati, così come la ricostruzione di edifici pubblici e privati. Ovvio, ora al governo c'è il centrodestra e quindi si contesta. Ultima generazione, definizione perfetta anche per la classifica del buonsenso, non otterrà certamente con un blocco del traffico l'accelerazione delle pratiche per i risarcimenti dell'alluvione. L'unico risultato che questi allegri ragazzi con molto tempo libero a disposizione hanno ottenuto è quello di aver fatto saltare i nervi a decine di automobilisti che erano diretti al lavoro alle 8 del mattino, costretti a rimanere bloccati con inevitabile ritardo verso la meta. Alcuni sono scesi dall'auto e hanno afferrato i contestatori da salotto cercando invano di trascinarli fuori dalla sede stradale. Ha poi risolto la polizia.Che colpa ne hanno i cittadini? Zero. Perché questi giovanotti che si definiscono ambientalisti non hanno preso un Frecciarossa e sono andati a protestare a Roma presso il Ministero? O sotto l'ufficio del generale Francesco Figliuolo? Troppo scomodo, meglio manifestare comodamente dietro l'angolo e poi all'ora di pranzo tutti a casa a mangiare un piatto di tagliatelle. beppe.boni@ilcarlino.net voce.lettori@ilcarlino.net