Editoriale

Le qualità della sanità pubblica

Vorrei "denunciare" l'efficienza della sanità pubblica.Uso un verbo provocatorio, perché criticare la sanità pubblica in Italia è diventato un vezzo autolesionista. Invece quando i problemi sono seri non ci sono alternative. I medici di valore e le strutture di eccellenza esistono, eccome. Mia sorella si è fratturata tibia e perone ed è stata operata e assistita presso l'ospedale Maggiore in Ortopedia. Sono rimasta colpita dall'alto livello di assistenza professionale e umano di medici e paramedici nonostante i loro ritmi di lavoro massacranti. Una conferma che rafforza le mie convinzioni.

Alessandra Penzo

Risponde Beppe Boni

Arrivano proteste verso la sanità pubblica, ma anche messaggi di soddisfazione e ringraziamento. L'Emilia Romagna in campo sanitario registra talvolta aspetti carenti e da riorganizzare, come le liste d'attesa troppo lunghe, ma vanta comunque una sanità pubblica di grande livello. Ne è la prova il 'turismo' sanitario che da anni ha come meta privilegiata Bologna, ma anche altre città come Modena, Cesena, Reggio Emilia. Soprattutto dal Sud il flusso è continuo. L'ospedale Maggiore è un colosso della sanità bolognese: dispone di 652 posti letto ordinari e 48 posti letto di day hospital, vi lavorano 2.255 operatori, 465 dei quali medici, 1.045 infermieri, 343 addetti all'assistenza di base, 264 tecnici sanitari. Come si vede le dimensioni sono notevoli. Talvolta ci sono anche carenze che i cittadini segnalano, ma prevalgono l'efficienza e la certezza della cura. E soprattutto gli operatori, siano essi medici, infermieri o addetti ai servizi ce la mettono tutta, si spendono con umanità ed educazione. Altro aspetto non secondario che diventa parte integrante dell'assistenza. Però non va dimenticato che anche la sanità privata da queste parti è di alto livello e collabora attraverso le convenzioni con grande impegno con la sanità pubblica.

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