ANDREA BONZI
Editoriale
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Lavori in corso: la vera sfida è alle porte

Il controesodo è iniziato. Nell’epoca delle vacanze ‘intelligenti’, questo non significa che, da domani, la città riprenderà di colpo a brulicare, ma certo, da qui ai primi di settembre le attività principali riprenderanno, tantissimi bolognesi si torneranno al posto di lavoro e alle attività quotidiane. In attesa dell’inizio della scuola, vera ‘campanella’ che annuncia la fine della stagione estiva e il ritorno ai ritmi di vita consolidati. Che comprendono, naturalmente, spostamenti in auto, code, disagi assortiti. Proprio in vista di questo, i commercianti hanno lanciato l’ennesimo allarme.

Durante i mesi estivi, con la città piena di turisti (che, dai primi calcoli, hanno acquistato ’meno’ di quanto facessero negli anni passati) e svuotata di bolognesi (i viaggi all’estero sono ripresi, come ci siamo accorti dai mesi di passione in aeroporto), le compere nei negozi sono calate anche del 20 per cento. Una cattiva notizia non solo per tanti imprenditori, ma per l’intero tessuto cittadino, con un’economia tradizionalmente vitale un po’ ‘rallentata’. Buona parte di questo decremento, spiegano gli esercenti, è dovuto alle difficoltà di raggiungere i negozi stessi: venti sono attualmente i cantieri a Bologna, molto ’impattanti’ quelli del tram in pieno centro, da via Riva Reno a via Ugo Bassi.

La sfida vera, si diceva, inizia a settembre: lì si misurerà quanto la giunta – che ricorda sempre l’impossibilità di far slittare lavori da completare forzatamente nel 2026, per non perdere i finanziamenti del Pnrr – sarà riuscita a ridurre i disagi dei bolognesi e, insieme, a sostenere il commercio di prossimità messo davvero a dura prova.

Cosa serve? Beh, sicuramente la disponibilità a valutare nuovi ristori per le attività colpite, confermata dall’assessore Valentina Orioli, è un passo importante. Ma a non mancare deve essere anche la comunicazione ai cittadini che si spostano ogni giorno, con indicazioni puntuali e aggiornate di chiusure e modifiche alla viabilità, nonché misure ad hoc per favorire il trasporto pubblico. Inoltre, è necessario uno stretto controllo sull’avanzamento dell’esecuzione dei lavori stessi, in modo tale da minimizzare i ritardi. Anche per favorire l’accesso a quel commercio di prossimità vitale sia a livello economico sia come presidio anti-degrado.