MARCELLO GIORDANO
Editoriale

Il rebus di Bologna Verona

Castro o Dallinga al centro dell’attacco. Difesa e centrocampo invece non cambiano

Bandiere e tifo nella curva rossoblù

Bandiere e tifo nella curva rossoblù

Cavalcare la teoria del ketchup di Dallinga, per capire se l’olandese, ora che si è sbloccato, sia in grado di non fermarsi, od offrire a Castro la chance del riscatto dopo il rigore sbagliato a Torino, per valutarne la capacità di reazione, ora che sa di avere un rivale alla maglia da titolare? È questo uno dei principali dilemmi in chiave formazione in vista del posticipo tra Bologna e Verona.

Per Italiano è tempo di decidere e sciogliere uno dei principali nodi. La seconda pare la soluzione più probabile. Castro ha retto il peso dell’attacco in questo difficile periodo di ambientamento di Dallinga: farlo fuori dopo uno dei primi errori, dopo che ha dimostrato di accusarlo, potrebbe dare all’argentino il senso della bocciatura. È allora probabile la staffetta, con il numero 9 titolare e chiamato a riscattare la frustrazione e Dallinga chiamato a dare continuità al primo squillo subentrando a partita in corso, anche se il ballottaggio è aperto.

L’altro riguarda Ndoye, rientrato solo venerdì in gruppo: probabile inizio in panchina, con Orsolini titolare a destra e altra probabile staffetta tra i due. Probabile anche l’impiego di Odgaard nel ruolo di ala sinistra e Ferguson sulla trequarti dall’inizio, con quest’ultimo in ballottaggio con Dominguez che nel caso troverebbe spazio a sinistra con Odgaard al centro: ammesso e non concesso che Ndoye non stupisca tutti e non trovi spazio dal primo minuto: nel caso, Odgaard sarebbe sotto punta e Dominguez e Ferguson armi da utilizzare a partita in corso.

I dubbi di Italiano paiono riguardare il reparto avanzato. In mezzo e dietro, la parola d’ordine è riconferma per un Bologna reduce da 5 partite senza reti al passivo nelle ultime sei uscite, e che ha trovato un equilibrio pressoché perfetto: lo ha fatto con Freuler e Pobega, che formano un mix di equilibrio, fosforo, fisicità, corsa e gol. Lo ha fatto con le quotazioni crescenti nei ruoli di esterni di difesa di Holm e Miranda e con la solidità di Beukema e Lucumi al centro della difesa. Il rientro di Skorupski tra i pali, potrebbe essere l’unica novità tra difesa e centrocampo.

Davanti si punta a reinserire gradualmente il capocannoniere Orsolini, Ndoye (autore di 3 reti tra Venezia e Juventus prima dell’infortunio), a cavalcare Odgaard. Senza dimenticare la voglia di riscatto di Castro o la quella di rilancio di Dallinga.