MARIATERESA MASTROMARINO
Editoriale

Effetto Champions sulla città. Hotel, ristoranti e trasporti: torta da 12 milioni

Stage Up calcola la ricaduta delle quattro partite casalinghe sul tessuto imprenditoriale bolognese. La ricerca considera solo il girone iniziale: se si passa il turno, gli introiti sotto le Torri aumenteranno

L’avventura Champions avrà una ricaduta economica positiva anche per il Bologna, nella foto al completo durante il ritiro

L’avventura Champions avrà una ricaduta economica positiva anche per il Bologna, nella foto al completo durante il ritiro

La Champions non è solo calcio e non è solo sport. È un’occasione per il Bologna, ma in particolare per Bologna, che si sta tirando a lucido per accogliere il movimento europeo in toto. E i dati elaborati, in vista delle quattro partite casalinghe al Dall’Ara, fanno brillare gli occhi al tessuto imprenditoriale ed economico della città, perché la cifra è da capogiro. Parliamo approssimativamente di 12 milioni di euro di introito sulla città e sulle sue attività. Proprio una cifra da Champions.

A elaborare e analizzare l’impatto e il valore che la competizione genererà sotto i Portici, è StageUp, azienda bolognese leader nei servizi di ricerca e advisoring nei mercati dello sport, della cultura e dello spettacolo. Con la qualificazione dei rossoblù nel torneo europeo, il team di esperti, oltre a calcolare il numero di tifosi attivi club per club in serie A, non ha perso tempo, generando una ricerca sulle ricadute che la Champions avrà su Bologna.

I riflettori internazionali puntati sulle Due Torri creeranno un interesse mediatico crescente, in particolare durante le gare casalinghe, le cui date si scopriranno oggi. Basandosi su uno studio sulla presenza di turisti in occasione dei match della Champions, condotto dal tour operator GoEuro qualche anno fa, evidenzia cifre interessanti: nel dettaglio, ogni partita muove circa tre milioni di euro, suddivisi tra trasporti, hotel e ristoranti. Giocando il Bologna sicuramente almeno quattro competizioni in casa, l’introito totale si aggira intorno ai dodici milioni di euro. Ma attenzione, perché questo valore si basa solamente sulla presenza dei rossoblù nel girone iniziale: se il club dovesse qualificarsi nei turni successivi, l’interesse aumenterebbe, così come l’indotto. Per la semifinale, infatti, si stima un introito di sei milioni di euro.

Non è finita qui, perché a questo si aggiunge un impatto indiretto che interesserà ancora il tessuto cittadino. Sempre come snocciola StageUp, la presenza dei tifosi che rimarrà fuori dallo stadio avrà una ricaduta sui luoghi di ritrovo per seguire le partite. Insomma, bar, ristoranti, pub e pubblici esercizi possono già rimboccarsi le maniche, perché il lavoro non mancherà. A giovare della Champions, anche l’enogastronomia del territorio, con l’aumento del consumo di cibi e bevande; è prevista, inoltre, anche la crescita di posti di lavoro per i servizi richiesti durante le partite. Oltre ai tifosi, poi, il Dall’Ara e la città accoglieranno i club esteri, gli staff tecnici e anche la stampa internazionale.

A tutto questo si deve aggiungere la notorietà che il nome di Bologna assumerà. Una notorietà turistica e non solo: la presenza del team in Champions, infatti, genera milioni di contatti nel mondo. Le ricerche in rete e i click sui social potrebbero essere più del previsto, considerando anche la novità dei rossoblù nella competizione internazionale. Un sogno, per il Bologna e Bologna, che diventa realtà.

E pensare che questa sarebbe solo la ricaduta che la Champions dovrebbe avere sotto le Due Torri. Per l’introito sportivo, StageUp snocciola ulteriori dati. Ogni club che si qualifica alla fase a gironi riceve 18,6 milioni di euro, a cui si aggiungono dei bonus: in caso di vittoria ogni club ne guadagnerà 2,1 milioni. In caso di pareggio, invece, saranno garantiti 900 mila euro. E i premi cresceranno a ogni turno della competizione. Non resta che aspettare il fatidico giorno in cui canteremo l’inno sotto la Torre Maratona.