MATTEO NACCARI
Editoriale

Due fiere da unire

Gli ultimi dati della Fiera di Rimini dimostrano come il polo romagnolo stia diventando sempre più importante nel panorama nazionale delle expo. I ricavi crescono di quasi il 20% e sfiorano i 180 milioni di euro. Anche Bologna sta inanellando ottimi risultati.Tutto bene? Non proprio. Purtroppo Rimini e Bologna, dopo aver fatto naufragare tentativi su tentativi di matrimonio, hanno preso due strade diverse

Gli ultimi dati della Fiera di Rimini dimostrano come il polo romagnolo stia diventando sempre più importante nel panorama nazionale delle expo. Nei primi nove mesi dell'anno, infatti, Italian exhibition group (che controlla anche la Fiera di Vicenza) ha raggiunto i risultati dell'intero 2019, ultimo anno pre-Covid.

I ricavi crescono di quasi il 20% e sfiorano i 180 milioni di euro. Nel futuro, oltre a nuovi investimenti sulle infrastrutture, si prevede l'apertura di altri eventi - come quello dedicato al vending - e ovviamente un consolidamento delle principali fiere, dal Sigep in giù. Anche Bologna sta inanellando ottimi risultati e il boom avuto con Eima, la fiera internazionale dedicata alla meccanica agricola, lo dimostra. Tutto bene? Non proprio. Purtroppo Rimini e Bologna, dopo aver fatto naufragare tentativi su tentativi di matrimonio, hanno preso due strade diverse. E questo, a lungo andare, potrebbe essere un danno per il sistema emiliano-romagnolo. Intanto, far viaggiare a mille all'ora due fiere così importanti non è sempre semplice e soprattutto la concorrenza fra loro non è una mossa azzeccata. Quello che servirebbe, ora, è una forte spinta della politica affinché i due poli inizino seriamente a collaborare per trasformare Emilia e Romagna in una terra di Fiere.

Qui, così, potrebbero essere accentrate nuove manifestazioni e soprattutto si potrebbero avere sinergie - nei servizi e nelle promozioni - con benefici per entrambi. Non solo. Lavorare su un unico fronte potrebbe permettere anche investimenti unici in infrastrutture - si pensi alle autostrade o alle ferrovie - da parte ad esempio della Regione. Una Regione che ora, col nuovo presidente Michele de Pascale, ha il compito, tra gli altri, di spingere verso un'alleanza tra Bologna e Rimini. Purtroppo tutto questo va pensato in un'ottica futura perché non sempre si vivono periodi d'oro e essere uniti serve di più nei periodi di vacche magre che in quelli di vacche grasse. La speranza, quindi, è che ci sia finalmente una stretta di mano. Ne va di tutto il sistema fieristico regionale.