Bologna, 5 aprile 2024 – Sorprendono le prime dichiarazioni del sindaco di Bologna Matteo Lepore su quanto accaduto nella notte nell'ormai celeberrimo cantiere delle Besta. Cantiere dove sono in corso lavori ideati dal Comune, voluti dal Comune e portati avanti dal Comune. Lavori che questa notte sono stati difesi per tutelare il Comune, come state seguendo nella diretta live delle nostre croniste inviate nell'area e in tribunale. Tre uomini stavano entrando nell'area incriminata, arriva una chiamata al 112 e uno, un 19enne che già era stato coinvolto nel caso, finisce arrestato dopo l'utilizzo del taser. Le dichiarazioni di Lepore sorprendono perché, pur con tutti i condizionali del caso, prendono in considerazione inizialmente solo colui che è definito manifestante e non, invece, le forze dell'ordine. La solidarietà, per loro, è arrivata nel primo pomeriggio. Nello specifico i carabinieri, che sono usciti feriti e solo grazie alla loro professionalità hanno gestito una situazione incendiaria senza ulteriori conseguenze. I carabinieri dunque da questa operazione a difesa di un cantiere del Comune, chiamati da cittadini di questo Comune, escono feriti due volte. Il "manifestante" farà valere, se esistono, le sue ragioni. Stiamo alla cronaca, alla giustizia. Non alle voci. E per una volta parlino gli atti giudiziari, non la politica. Vale per tutti.
EditorialeCaso Besta, solidarietà. Ma non per tutti