Editoriale

Caldo e siccità, evitare lo spreco di acqua

Il grande caldo è tornato e si leggono notizie allarmanti di anticicloni africani che porteranno siccità e scarsità di acqua anche in Emilia Romagna. Ma allora mi chiedo: le piogge di maggio non sono servite a nulla? In questa altalena di notizie meteo ormai non si sa più a chi dar retta e il povero cittadino si trova disorientato. Noto però che in qualche area di campagna la terra è molto secca con ampie incrinature. Forse , al di là delle notizie quotidiane, è meglio usare buonsenso nell'utilizzo dell'acqua. Fuori e dentro casa. L'acqua ormai è un bene prezioso.

Silvana Righi

Risponde Beppe Boni

Il clima, che sia colpa o no dell'uomo, è cambiato e con esso i suoi effetti. La terra si è surriscaldata e la siccità, pur alternata a forti e violente precipitazioni (spesso brevi), è un disagio da mettere in conto. Le previsioni non possono essere mai esatte al cento per cento, ma con gli strumenti di oggi sono abbastanza precise. Giorni fa l'Ispra, Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale, ha ipotizzato per questa estate un caldo record al Sud con siccità invasiva per le coltivazioni e un caldo nella media per il Nord Italia, meno problematico però rispetto all'anno scorso quando dovemmo fare in conti con temperature da deserto del Sahara. Concetti confermati anche da Roberto Nanni, di Ampro (Associazione dei tecnici metereologi) in una intervista del sottoscritto proprio nelle pagine del Carlino giorni fa. Anche il Po per ora non presenta problemi e la portata d'acqua è normale grazie allo scioglimento della neve caduta in abbondanza nella primavera e grazie alle piogge recenti. Ciò non significa che non ci sarà siccità anche al Nord. Dobbiamo abituarci a non sprecare l'acqua perché è diventata un bene prezioso. E nelle campagne è necessario incentivare la realizzazione di bacini di raccolta. Il clima fa come gli pare, quindi difendiamoci.

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