Bologna, 28 ottobre 2023 – Sento sempre più spesso citare dati altalenanti sulla produzione e sulla commercializzazione del vino, con scarsa valorizzazione di una regione come l'Emilia Romagna che invece è in grado di proporre buone performance. Sarebbe interessante sapere qual è lo stato dell'arte di questo settore, sempre più importante per l'agricoltura e che può dare visibilità a regioni come l'Emilia Romagna appunto, la quale dispone nella propria vetrina di ottimi territori dalla Romagna, a Bologna, a Modena.
Roberto Conti
Risponde Beppe Boni
Ecco qualche numero tanto per focalizzare lo scenario economico. I vini bianchi gradualmente crescono di peso (55% nel 2022) prendendo il posto dei rossi. La situazione non dovrebbe cambiare di molto appena si avranno i dati relativi alla vendemmia e alla produzione 2023. Secondo l'Istat, l’Emilia Romagna ha prodotto 6.14 milioni di ettolitri di vino nel 2022, facendo registrare un +4%. A sostenere tale incremento è appunto il vino bianco, +8% a 3.4 milioni di ettolitri, mentre i rossi sono rimasti stabili a 2.8 milioni, con un po' di sofferenza da parte del lambrusco. In confronto con gli ultimi 10 anni, la produzione dei vini bianchi 2022 è del 2% superiore, mentre quella dei vini rossi è del 9% più bassa. La stima della superficie coltivata, 49mila ettari, registra un +0.7%, con Parma e Bologna in crescita e Piacenza, Forlì-Cesena e Rimini in calo. Le rese per ettaro restano tra le più elevate d’Italia: 171 quintali di uva per ettaro contro 114 in sede nazionale. Ravenna e Reggio Emilia sono le aree con i dati più elevati. Gli eventi atmosferici, dalle grandinate all'alluvione, in Emilia Romagna hanno registrato nel 2023 un sensibile calo (-12%) delle uve raccolte determinando così la perdita del 4,5% della produzione, secondo l'Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini (Uiv). Le giacenze compenseranno la domanda. Il settore però è vivo e ha voglia di investire perché il vino rimane un'icona del Made in Italy. Ottima l'iniziativa di BolognaFiere, con sostegno di Ascom Confcommercio e dei Mescitori organizzati, che dal 25 al 27 novembre manda in scena nei propri padiglioni il Mercato dei vignaioli indipendenti: mille espositori distribuiti su 30mila metri quadrati. Bologna si candida sempre di più ad essere sede di occasioni legate al vino come volano per l'intera regione, dove comunque gli eventi grandi e piccoli sono distribuiti ovunque.