Ho visto dalle cronache dei giornali e dai servizi televisivi che molti ristoratori o gestori di locali sono preoccupati per il calo di vendita delle bevande alcoliche in genere e del vino. È stato giusto dare un giro di vite attraverso il nuovo codice della strada ma ho la sensazione che si sia esagerato nelle sanzioni. Basta superare di poco il livello consentito, e può succedere se si viene controllati anche solo dopo un banale spritz, per ricevere una stangata molto forte. Serviva più equilibrio nel ridisegnare il nuovo codice della strada. Giuseppe Borghi
Risponde Beppe Boni
Superare di poco il limite alcolico stabilito è una infrazione che il codice ora punisce severamente. È la legge dei numeri che il più delle volte non tiene conto del fatto che un bicchiere di vino o uno spritz bevuti prima di mettersi al volante contemplano una infrazione, ma in realtà non creano stato di alterazione. Effettivamente è stata usata una rigidità eccessiva pur nelle buone intenzioni con cui è nata questa svolta. Che piaccia o no ora bisogna adeguarsi. I ristoratori bolognesi, come quelli di altre città, si stanno dotando di etilometri a disposizione nei locali per consentire ai clienti di misurare il tasso alcolico onde evitare brutte sorprese nell'incontro con la Polizia municipale. Il nuovo Codice della Strada ha riformato in modo netto la vita degli automobilisti italiani: basta essere sorpresi al volante con un tasso alcolemico superiore agli 0,5 g/l, lo stesso limite fissato anche in precedenza, e la frittata è fatta perché, appunto, le sanzioni sono più pesanti. Per evitare questa spiacevole conseguenza, anche i singoli cittadini, e non solo i locali, possono dotarsi di etilometri. Amazon mette in vendita due diversi misuratori semplici da utilizzare che potrebbero fare la differenza. Un soffio può salvare portafoglio e patente.