Editoriale

Asfalto fatto male, strade rischiose

Abito alla periferia del quartiere San Vitale, nella zona Massarenti. La lamentela si riferisce alla mancata riasfaltatura, ormai da anni, di un tratto di via Massarenti. Per tutta la vita il mio principale mezzo di locomozione e’ stata la bici. Scrivo riguardo la situazione delle strade e sui lavori di riparazione. Per Il tratto di strada che le ho indicato invece, penso siano trascorsi almeno 10 anni. E' una situazione non sostenibile, con buche e voragini nell’asfalto. Le bici sono costrette a pericolosi slalom e le macchine si trovano in difficoltà. A volte nel campo delle manutenzioni stradali avvengono cose inesplicabili.

Piero Piazzi

Risponde Beppe Boni

A prescindere dal caso singolo, che il Comune pare abbia in agenda per una soluzione accettabile, i problemi dell' asfaltatura delle strade sono diffusi. Ci sono casi in cui l'ente pubblico rifà le aiuole e lascia il manto stradale di alcune vie in condizioni disastrate. Spesso invece succede che i lavori di manutenzione vengono fatti male e in fretta da ditte che hanno ricevuto l'appalto e che non si preoccupano troppo della qualità del lavoro. Se poi chi deve controllare ( e pagare il conto) verifica altrettanto poco e male la frittata è fatta. Quando l'asfalto non viene riparato come si deve succede che alla prima piovuta o peggio con una incursione di neve e ghiaccio, oppure di grande caldo, si sbriciola. E siamo daccapo. L'asfalto delle strade è concepito in diversi strati sovrapposti. Lo scopo di tutti questi strati, eccetto l'ultimo, è di formare un fondo flessibile ma solido, capace di attutire e distribuire gli sforzi causati dal passaggio delle ruote dei veicoli su un'ampia superficie del terreno sottostanti. Se questo procedimento non è eseguito correttamente col maltempo e il caldo si creano facilmente buche e dislivelli. E' bene ricordare, infine, che per gli incidenti o danni subiti dai mezzi a causa di buche e avvallamenti è possibile chiedere un risarcimento al Comune di residenza.

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