Editoriale

Appennino, serve aiuto all’agricoltura

Non solo gli operatori turistici invernali ma anche le aziende agricole della montagna soffrono. Dobbiamo renderci conto che l'agricoltura di pianura per numerosi aspetti è molto più agevolata. Non è un' accusa né una critica ma la dura realtà. Gli agricoltori di montagna e collina non chiedono regali in denaro ma leggi e regolamenti più fluidi. Ci sono troppi vincoli che il più delle volte rallentano anche i progetti di sviluppo delle imprese. Serve una svolta vera, la politica deve darsi una mossa per evitare che le cose possano ulteriormente peggiorare.

Daniele Vitali

Risponde Beppe Boni

La voce di gran parte delle aziende agricole di montagna si è alzata da tempo, ma forse la politica e la pubblica amministrazione fanno finta di non sentire o non sentono davvero. I problemi ci sono e sono evidenti. Non sono pochi e non sono tanti, ma in gran parte irrisolti. In un incontro che ha avuto luogo in maggio alla Pro Loco di Lagaro, borgo di Castiglione dei Pepoli, una cinquantina di imprenditori agricoli, in maggioranza giovani che hanno voglia di crescere di investire, hanno esposto nodi e problemi, che ad essere onesti non hanno bisogno di un referendum per essere risolti. Serve solo buona volontà. Troppi regolamenti, leggi, leggine, norme che si sovrappongono le une con le altre producono carta su carta e spesso risolvono poco. In sostanza un eccesso di burocrazia che andrebbe semplificato. I giovani imprenditori agricoli lamentano poi procedure amministrative eccessivamente complicate che spesso allungano i tempi delle attività e in aggiunta altre norme troppo restrittive sulla potatura degli alberi e sugli allevamenti zootecnici. Le proposte non mancano come quelle di rivedere il calcolo dell’Imu sui fabbricati agricoli con determinate caratteristiche, sviluppare meglio la tecnologia per l’innovazione digitale, avviare una politica più efficiente per lo sviluppo sostenibile del territorio che integri il turismo. E altro ancora. Chi lavora la terra va ascoltato di più e meglio.

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