Gianni Morandi, bolognese, nel suo primo singolo del 1962 cantava “Andavo ai 100 all'ora”. Un lusso, 61 anni dopo. Dal primo luglio prossimo, infatti, Bologna diventerà la prima grande città super slow d'Italia: in oltre il 70% delle strade cittadine la velocità massima consentita sarà di 30 km all'ora. Le eventuali multe scatteranno dal 1 gennaio 2024, ma nel frattempo bisogna prepararsi. La decisione del Comune di Bologna ha sollevato applausi, sì, ma anche mille polemiche. Va detto, come premessa, che la città petroniana, per la circolazione, i parcheggi, le multe e tutto ciò che ruota attorno all'automobile è sempre stata molto complicata. Le proteste arrivano perché in molti sostengono che in certe arterie è praticamente impossibile viaggiare a quella velocità, o se volete a quella lentezza, e Fratelli d'Italia ha aperto proprio ieri una raccolta di firme contro questa normativa.
Il sindaco Matteo Lepore ha detto: “Vogliamo arrivare a zero morti sulle strade”. Magari, aggiungerebbe chiunque, ma ci pare un po' populista l'auspicio del primo cittadino. Se vuole andare più tranquillo potrebbe direttamente vietare in città la circolazione automobilistica, ovviamente anche quella dei ciclomotori e a scanso di equivoci pure le bici e i monopattini. Aggiungendo infine qualche regola rigida pure per i pedoni, non si sa mai.
Ps: Se ha voglia e tempo Gianni Morandi potrebbe riadattare quel suo motivetto di 61 anni fa. Così: “Andrò ai 30 all'ora all'ora”. Ci sta, no?