Editoriale

Alluvione e danni, non dimentichiamo l'agricoltura

La quarta alluvione in poco meno di un anno e mezzo ha di nuovo frustato l'Emilia Romagna da Reggio Emilia fino alla Riviera con strade inagibili, sottopassi allagati, auto distrutte, negozi e abitazioni devastate dal fango nei centri urbani. Mi pare che si parli poco dei danni subiti dall'agricoltura c he anche nei giorni scorsi con l'ultimo nubifragio ha pagato un prezzo alto. Non dobbiamo dimenticare chi lavora nei campi e prevedere anche per gli agricoltori i giusti indennizzi. Se sono previsti.

Giuseppe Biagi  

Risponde Beppe Boni

Sono quelli che sanno a che ora cominciano a lavorare e non quando finiscono, sono quelli che nel calendario non prevedono quasi mai i giorni festivi, sono quelli che non sanno mai se il clima è amico o nemico. Sono gli agricoltori. Se loro non vanno nei campi e nelle stalle non possiamo sederci a tavola perchè nei nostri piatti finisce gran parte del loro lavoro. Non possiamo dimenticarci di loro anche in quest'ultima disgraziata incursione del maltempo. Buona parte dei danni che stanno emergendo hanno colpito i lavoratori della terra. Da Parma a Reggio, Modena, Ferrara e Bologna, l’agricoltura ha patito di nuovo devastazioni agli impianti frutticoli e alle vigne, alle coltivazioni orticole, alle barbabietole da zucchero, alle semine bloccate dei cereali, ma anche a serre, magazzini di stoccaggio, cantine e stalle. E' la stima di Confagricoltura che fa un appello: "Servono il sostegno delle istituzioni, politiche per la messa in sicurezza del territorio e un sistema di gestione del rischio con adeguate coperture assicurative». Idem la Cia, Confederazione italiana agricoltori: "Serve un piano straordinario di messa in sicurezza del territorio che preveda, oltre che la manutenzione dei corsi d’acqua, la realizzazione di infrastrutture capaci di contrastare eventi ormai ordinari: gli interventi in emergenza, pur necessari, non sono la soluzione”. Parole sante, ascoltiamo i professionisti della terra.

beppe.boni@ilrestodelcarlino.it

voce.lettori@ilrestodelcarlino.it