BEPPE BONI
Editoriale
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Aeroporto, un aiuto dal cielo

Giorni fa mi sono imbarcato su un volo per Colonia dall'aeroporto di Bologna e come spesso accade è stata una esperienza terribile. Il primo impatto negativo è stata la lunga fila per i controlli di sicurezza. Capisco che si abbia il picco di movimenti turistici, ma dei 6 varchi solo 4 erano operativi. Penso per carenza di personale: su tutti gli apparati appariva la luce verde. Dopo i controlli mi è apparsa la solita bolgia di persone addossate l'un l'altra in attesa dell'imbarco. Sono anni che mi lamento con gli enti aeroportuali. Non ho grande esperienza poiché sono solo pilota di linea, ma ritengo il Marconi il peggiore scalo in Europa.

Fabio Ferro

Risponde Beppe Boni

I problemi logistici dell'aeroporto Marconi non si risolveranno a breve. Mettiamoci il cuore in pace. I lavori per adeguare lo scalo all'aumentato numero di voli e passeggeri andranno avanti ancora a lungo per avvicinarsi al traguardo del 2026. Gradualmente (speriamo) i nodi dovrebbero risolversi. Attualmente con il picco di partenze e arrivi i disagi si sono moltiplicati. Ieri si è aggiunto un problema ai parcheggi, in sovraccarico nel vivo del picco della stagione estiva di questi giorni. Il cantiere del Marconi per la realizzazione del parcheggio multipiano est, infatti, di fatto sta sbarrando la strada alle navette private di ParkinGo, operatore privato attivo a Bologna, che così non possono più accompagnare i propri clienti a destinazione. Recentemente è arrivata come una grandinata la strigliata del sindaco Matteo Lepore che ha segnalato come una situazione complessiva del genere che dura da troppo tempo sia anche un pessimo biglietto da visita per i turisti che arrivano a Bologna. Quindi sono scattati incontri, scuse, confronti scambi di pareri. La società che gestisce il Marconi ha promesso di correre ai ripari il più presto possibile. Speriamo che lassù in cielo qualcuno dia una mano.

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