GIORGIA DE CUPERTINIS
Economia

Patuelli e la grande sfida del Pnrr: “Italia zona economica speciale”

Il presidente Abi: "Norme semplificate in tutto il Paese per completare il piano e accelerare lo sviluppo"

Antonio Patuelli al Circolo della Caccia di Bologna con la direttrice Agnese Pini e il presidente del Circolo Roberto Iseppi

Antonio Patuelli al Circolo della Caccia di Bologna con la direttrice Agnese Pini e il presidente del Circolo Roberto Iseppi

Bologna, 21 aprile 2023 – “Se abbiamo tassi che continuano a crescere e, parallelamente, un debito pubblico che aumenta a sua volta, non si pensi che si possa così sconfiggere l’inflazione”.

Queste le parole del presidente dell’Abi e della Cassa di Ravenna, Antonio Patuelli, durante il dialogo con Agnese Pini, direttrice Qn, Carlino, Nazione e Giorno, tenutosi questa sera al Circolo della Caccia a Bologna.

"Questi ultimi vent’anni, potevano essere utilizzati per ridurre il debito pubblico quando il suo costo era limitatissimo – aggiunge – quest’ultimo è invece quasi raddoppiato e adesso il costo di gestione, mano a mano che scadono i vecchi titoli, si impenna. Il debito pubblico viene solitamente illustrato dai mass media quasi esclusivamente su un parametro, cioè in proporzione al prodotto interno lordo: un parametro importante, che identifica la sostenibilità prospettica, ovvero la capacità di pagarlo e di non fallire”.

Sussiste un ‘però’: "La Repubblica italiana e le altre dell’Unione europea non pagano gli interessi sulla percentuale rispetto al pil, ma sulla cifra assoluta. Quindi è sì calato il rapporto fra il debito pubblico e il prodotto interno lordo, ma il debito pubblico è cresciuto: per essere precisi, cresce ininterrottamente ogni anno dal 1967".

Immancabile , poi, uno sguardo sull’importante partita del Pnrr, una delle maggiori sfide per il Paese. "Qual è la matrice del problema italiano? A mio avviso, è di natura giuridica. Il modo di legiferare che sussiste in Italia sovrappone nuove normative alle vecchie, senza abrogazioni esplicite – prosegue Patuelli –. In questo modo, i pubblici ufficiali che rappresentano la pubblica amministrazione nei Comuni, nelle Province, nelle Regioni, nello Stato e negli Enti Pubblici, prima di apporre una firma con responsabilità penali e personali connesse, devono essere sicuri che non ci sia una ‘norma sopravvissuta’, che bisogna andare a cercare. La normativa, infatti, è molto complessa: sono quindi necessarie procedure semplificate, perché altrimenti è sempre più difficile muoversi in questo nodo di Gordio".

Anche per questo, secondo Patuelli, "fino al completamento del Pnrr, sarebbe necessario fare dell’Italia intera una Zes (Zone economiche speciali) ovvero sia un’area dove le normative sono semplificate per accelerare lo sviluppo. Se è ammessa per qualche città e qualche porto, vuol dire che è ammissibile per tutto il Paese".

Infine, il presidente Abi ha acceso i riflettori sulla ripresa del Paese e dell’Emilia-Romagna post covid. Dopo gli anni segnati dalla pandemia, "vedo una formidabile euforia, così come abbiamo potuto verificare durante la Pasqua e come potremo vedere nei prossimi ponti: questa regione è ormai un importante territorio ricco di turismo. Respiriamo un grande entusiasmo, superata la guerra del Covid, ma non dimentichiamo che ci sono alcuni settori che si trovano a fare i conti con più di una problematica: per questo, le politiche delle istituzioni devono sostenere quelli più deboli con incentivi fiscali e meccanismi asettici - conclude - e che non siano manipolabili da dinamic he faziose".