ANTONIO TROISE
Economia

Nuovo ecobonus, piano asili e strade: come cambia il Pnrr. Sacrifici pesanti per i Comuni

Cancellati interventi per 16 miliardi rispetto alla versione originale. Fitto: nessuno dei progetti eliminati sarà lasciato per strada

Il Pnrr cambia radicalmente volto. E, rispetto alla versione originale ereditata dal governo Meloni da quelli precedenti, vengono di fatto “cancellati” interventi per circa 16 miliardi di euro. Soldi che saranno utilizzati per coprire i finanziamenti previsti dal RepowerUe, il grande progetto dell’Ue sull’efficientamento e l’indipendenza energetica. Il ministro della Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, assicura che nessuno dei progetti “eliminati” sarà abbandonato per la strada. Anzi, tutti saranno rifinanziati con le altre risorse europee previste dai fondi strutturali. Ma ecco, nel dettaglio, che cosa sparisce e cosa rimane del Pnrr. Altri 4 miliardi per il nuovo ecobonus, sacrifici pesanti per i Comuni. 

Sommario

Pnrr, il ministro Raffaele Fitto in conferenza stampa (ImagoE)
Pnrr, il ministro Raffaele Fitto in conferenza stampa (ImagoE)

Strade e dissesto idrogeologico

I sacrifici più pesanti sono quelli destinati ai Comuni che perdono circa 13 miliardi del Pnrr. In particolare, non saranno coperti dalle risorse del Piano interventi stradali per 1 miliardo. Sei miliardi riguardano gli interventi di efficienza energetica, 3,3 miliardi le misure di rigenerazione urbana, 2,5 miliardi i piani urbani integrati, 1,3 le “misure per la gestione del rischio di alluvione e perla riduzione del rischio idrogeologico”, che saranno recuperati su altri capitoli di finanziamento.

Ferrovie

Escono dal perimetro del Pnrr le tratte ferroviaria Roma-Pescara, due lotti della Palermo-Catania e una parte degli investimenti per l’Ertms (European rail traffic management system). Le risorse saranno impiegate su altri lotti delle tratte Napoli-Bari e Palermo Catania. In ogni caso il ministero delle Infrastrutture ha assicurato che i 39 miliardi destinati alla viabilità e ai treni saranno spesi integralmente.

Asili

Confermato, invece, il piano per gli asili. Anzi, per rendere più appetibili le gare e rispettare le scadenze, il governo ha previsto un ulteriore stanziamento di 900 milioni di euro. L’obiettivo resta quello di realizzare 265mila nuovi posti entro il 2026.

Crediti di imposta per le imprese

Altra grande novità sono i crediti di imposta per le imprese che investono nell’efficientamento energetico e nella transizione green. La dote è consistente: circa 6,3 miliardi di euro

Ecobonus per le famiglie a basso reddito

Arrivano altri 4 miliardi per un nuovo Ecobonus per le famiglie a basso reddito che in passato escluse dagli interventi di efficientamento delle abitazioni private perché non riuscivano ad avere una capienza fiscale adeguata per coprire gli sconti. Il meccanismo allo studio del governo si baserebbe sempre sulle detrazioni fiscali.

Raddoppio Gasdotto Adriatico

Nel RepowerUe sono stati inseriti una serie di interventi per potenziare il ruolo dell’Italia come Hub energetico dell’Europa, con lo sviluppo di nuove reti per elettricità e gas. Fra i progetti anche il raddoppio del gasdotto che attraversa il Mar Adriatico.

Immobili pubblici e chiese

Un altro gruppo di interventi del capitolo Repowerue, per un importo di 4 miliardi di euro, riguarda il patrimonio pubblico e comprende due misure distinte, la prima indirizzata all'efficientamento energetico degli immobili pubblici (pubblica amministrazione, centri sportivi, edilizia residenziale pubblica, luoghi della cultura, ospedali, scuole/università, caserme) e degli edifici di culto. Su questa specifica misura sono previsti stanziamenti per 3,6 miliardi di euro, fondi tutti finalizzati all'efficientamento del patrimonio immobiliare pubblico.