Bologna, 12 novembre 2024 – Ci sono anche 14 imprese dell’Emilia-Romagna fra le 30 della sezione “centro Italia” premiate oggi a Firenze dal Women Value Company Intesa Sanpaolo, organizzato dal Gruppo bancario in collaborazione con Fondazione Marisa Bellisario. L’iniziativa, giunta quest’anno all’ottava edizione è dedicata alla valorizzazione dell’imprenditoria al femminile e delle aziende che investono sulla parità di genere e sul welfare aziendale.
Candidate quest’anno oltre 1400 aziende amministrate da donne: 100 le premiate in totale. Fra le imprese emiliano-romagnole: le bolognese Antiaging Italian Food, Project & Communication, M..S.B. Di Maria Serena Brini, Eurek, Innova Finance. Le aziende reggiane Serigrafia 76, Cooperativa Casa Gioia, Linking Fashion Group. Dacom International di Ravenna, Studio Ziveri di Parma, F.P.E. Fusco Packing Engineering e Maglificio Pini della provincia di Forlì-Cesena. Donne Da Sogno a Modena e la ferrarese Sel Optical Divisione Oftalmica.
L’edizione 2024 di Women Value Company si è concentrata sul supporto alla nuova imprenditoria femminile nella duplice chiave di difesa della parità di genere ma anche tutela delle diversità. Sostenibilità, digitalizzazione, innovazione tecnologica, capitale umano e formazione sono fattori abilitanti alla crescita delle imprese in particolare al femminile, anche alla luce delle missioni e degli strumenti del Pnrr destinati all’inclusione e alla coesione sociale, con fondi per le politiche per il lavoro e per la valorizzazione dell’imprenditoria femminile. A tal fine Intesa Sanpaolo offre supporto e strumenti, tra i quali un miliardo di euro in finanziamenti destinati all’imprenditoria femminile, anche attraverso le opportunità previste dal programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”.
L’Italia segna un ritardo nella partecipazione femminile al mondo del lavoro: nel 2023 il nostro Paese si colloca al penultimo posto in Europa per tasso di attività femminile (57,7%, 13 punti in meno della media UE27), meglio solo della Romania. Si tratta di un patrimonio di competenze e capacità tutto da valorizzare, soprattutto in un contesto in cui molte imprese denunciano difficoltà nel trovare forza lavoro qualificata: tra i giovani (25-34 anni) la percentuale di laureati è nettamente superiore per le donne (37,1% vs 24,4% per i maschi) che, tuttavia, più frequentemente degli uomini, si trovano a svolgere lavori per cui sono sovraistruite (29,4% degli occupati donne vs. 25,4% per gli uomini).