DAVIDE EUSEBI
Economia

Cambia il formaggio di fossa. Nuove regole, colpa dei lupi

I produttori costretti a modificare il disciplinare del prodotto Sogliano Dop. "Gli animali devono restare al riparo nelle stalle, servono razze diverse"

Il programma di monitoraggio della specie condotto dalla Regione Marche insieme agli Enti gestori delle aree protette ha stimato che almeno 140-160 lupi frequentano zone che comprendono buona parte della dorsale appenninica

Il programma di monitoraggio della specie condotto dalla Regione Marche insieme agli Enti gestori delle aree protette ha stimato che almeno 140-160 lupi frequentano zone che comprendono buona parte della dorsale appenninica

Troppi lupi, il formaggio di Fossa di Sogliano Dop cambia le regole di produzione. Lo hanno deciso i produttori e gli operatori del settore durante una pubblica audizione che si è tenuta all’istituto agrario Cecchi di Pesaro.

Durante l’incontro, sono state presentate e approvate le modifiche all’articolo 5 del disciplinare, relative al metodo di ottenimento del formaggio. "Le principali motivazioni per queste modifiche - spiega Paolo Cesaretti, presidente del Consorzio di tutela Casciotta d’Urbino - includono l’introduzione di razze ovine e bovine più adatte alle mutate condizioni ambientali e alle nuove esigenze degli allevatori. La presenza di predatori come lupi e cani selvatici ha reso necessario un cambiamento nella gestione degli allevamenti, portando gli allevatori a preferire il ricovero in stalla e a utilizzare razze come Lacaune, Asaf e Jersey, già presenti nei territori interessati dalla Dop.

Inoltre, le modifiche sono state influenzate dai cambiamenti climatici che hanno aumentato le temperature medie annuali e l’umidità relativa, influenzando negativamente la quantità e la qualità del latte prodotto. La revisione delle razioni alimentari degli animali, con un conseguente aumento dei costi, è un altro fattore che ha spinto alla necessità di aggiornare il disciplinare".

Un’altra importante modifica riguarda l’uso di corde, fascette e cinghie per la legatura dei sacchi di tela contenenti i formaggi maturi pronti per la stagionatura. "Questa modifica - aggiunge Cesaretti - mira a migliorare la gestione pratica e la movimentazione dei sacchi durante la ’’sfossatura”, risolvendo problemi legati all’assorbimento di liquidi da parte dello spago naturale utilizzato in precedenza. Siamo molto soddisfatti della partecipazione e del consenso ottenuto durante la pubblica audizione.

Le modifiche approvate consentiranno di migliorare la qualità e la gestione del Formaggio di Fossa di Sogliano Dop, mantenendo inalterate le sue caratteristiche organolettiche. Ringraziamo tutti i produttori e gli operatori che hanno contribuito a questo importante passo avanti. Il prossimo passo sarà la pubblicazione ufficiale del nuovo disciplinare e l’avvio del processo di riconoscimento per la tutela del Formaggio di Fossa di Sogliano Dop.

Il Consorzio Tutela Casciotta d’Urbino si impegnerà a promuovere il prodotto secondo le nuove norme approvate, assicurando che riceva la protezione e la valorizzazione che merita".