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Benzina e diesel, prezzo sopra ai 2 euro anche in Emilia Romagna

Trasportatori in agitazione, il governo lavora a un bonus carburante. E la Regione pensa ai pescherecci

Benzina e diesel: prezzo alle stelle

Benzina e diesel: prezzo alle stelle

Bologna, 10 marzo - Continua la corsa sfrenata dell’aumento dei prezzi del carburante, quello del gasolio ha ormai superato la benzina e, secondo i dati disponibili sul sito dell'Osservatorio Prezzi del ministero dello Sviluppo economico, entrambe i carburanti continuano a galoppare ben oltre i due euro al litro, oscillando, in tutta l’Emilia-Romagna, in media dai 2,15 euro fino ad arrivare a 2,50 euro al litro. Non c’è un prezzo costante provincia per provincia ma, in tutte, i costi si spostano in questo range. Prezzi che lasciano costernati sia i consumatori che gli operatori delle pompe di carburante.

Perché il gasolio adesso costa più della benzina

Le proteste di trasportatori e camionisti

Mentre il governo sta lavorando a un bonus carburante che, secondo le prime indiscrezioni, dovrebbe essere ancorato all’Isee, i trasportatori sono in agitazione. Gli operatori di Fita-Cna Modena protestano perché “di fronte a un gasolio che segna aumenti del 30% in tre settimane, il governo continua a essere troppo timido”. Le associazioni di trasportatori e camionisti avvertono: “Se si avanti di questo passo, il settore si bloccherà per l'impossibilità di rifornirsi di carburante, più che per un fermo di protesta”, ricordando che, neanche un mese fa, il 17 febbraio, si spendeva 1,708 euro per un litro di gasolio.

Si tratta di "una corsa di cui non si vede la fine" nell'ambito di "un'emergenza quotidiana a cui il governo – critica l'associazione - risponde convocando un incontro solo per il 15 marzo, quando la situazione potrebbe già avere causato gravissimi danni" a tutto il sistema produttivo nazionale. "Non ci si sta rendendo conto della situazione: se alcune industrie gasivore hanno già sospeso l'attività, ci sono autotrasportatori che hanno già fermato i camion in quanto le tariffe non consentono di coprire i costi", denuncia Franco Spaggiari, responsabile Fita-Cna Modena. “Per far fronte a questa situazione – avverte - occorre immediatamente prevedere crediti d'imposta sui carburanti, poi la sterilizzazione dell'iva e l'introduzione della obbligatorietà, nei contratti di trasporto, di una clausola che rende automatico il riconoscimento di indennizzi a fronte dell'aumento del carburante. Interventi finanziabili anche con una immediata tassazione sugli extra profitti con cui si stanno arricchendo in modo immorale le compagnie petrolifere”.

Lo stesso malcontento serpeggia nei territori di Reggio Emilia e Modena associati a Lapam-Confartigianato: "Visto che il governo non dà risposte alle nostre richieste, come Lapam Trasporti aderiamo alla protesta annunciata da Unatras, che raccoglie le maggiori associazioni degli autotrasportatori, e il 19 realizzeremo manifestazioni" annuncia Amedeo Genedani, presidente di Lapam.

Si fa sentire anche Federconsumatori che parla di “una situazione allarmante, che il governo è chiamato ad affrontare con urgenza, disponendo l’azzeramento totale delle accise e una forma di sgravio ulteriore, ad esempio sotto forma di credito di imposta, per i mesi di marzo e aprile, per le aziende di autotrasporto”

La Regione lancia l'allarme sul caro carburanti per le barche

Ma il tema dei rincari riguarda praticamente ogni settore economico. La Regione Emilia Romagna ha messo in chiaro la "necessità di adottare misure economiche e azioni di tutela" per i pescatori, a loro volta messi in ginocchio dai prezzi del carburante. “Sono molto preoccupato – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura e pesca, Alessio Mammi -. La pesca è un patrimonio strategico per l’Emilia-Romagna, per le famiglie, le imprese, le aziende dell’indotto. L’aumento dei costi del carburante per le barche si somma a una situazione già complicata per la piccola pesca artigianale dell’Adriatico”. “Nelle scorse ore – ha aggiunto - si è chiusa un’importante trattativa con il ministero delle Politiche agricole, che ha in delega la Pesca, per un piano di ristori che ci auguriamo possa venire confermato”.