ANDREA SPINELLI
Cultura e spettacoli

Una festa d’argento per gli Air. La band celebra 25 anni di successi

Domani in concerto a Ferrara. "Amiamo l’Italia. La nostra musica nasce dal confronto tra le nostre idee"

Una festa d’argento per gli Air. La band celebra 25 anni di successi

Una festa d’argento per gli Air. La band celebra 25 anni di successi

"Un profondo incantesimo universale, pieno di amore e mistero" lo definisce Jean-Benoît Dunckel col pensiero ai venticinque anni, anzi ventisei, di quel ’Moon safari’ che gli Air festeggiano domani sul palco del Ferrara Summer Festival in piazza Trento e Trieste. Un viaggio tra hit come ’Kelly watch the stars!’ (omaggio a Kelly Garrett delle Charlie’s Angels), ’All I need’, ’Sexy boy’ e gli altri singoli da cui nel ’98 è arrivata la loro consacrazione nel mondo dell’elettronica francese. Oltre all’esecuzione integrale di ’Moon safari’, il concerto include cose pure di ’Talkie walkie’ e di ’10.000 Hz Legend’, ma anche un estratto della colonna sonora del film di Sofia Coppola ’Il giardino delle vergini suicide’. Uscita a marzo, la ristampa di ’Moon safari’ ingloba pure il film-documentario ’Eating, Sleeping, Waiting & Playing’, girato dal regista e graphic designer Mike Mill durante il primo tour mondiale della coppia e riferimento obbligato di questi concerti celebrativi. La summa di venticinque anni sulla cresta dell’onda che hanno portato Dunckel e Nicolas Godin a collaborare con Beck, Jean-Michel Jarre, Charlotte Gainsbourg e molti altri ancora. "Ma nel nostro paese non ci hanno mai considerati una grande band – recriminano –. Questo, probabilmente, a causa del fatto che i francesi hanno ancora dei pessimi gusti musicali".

Dunckel, per gli Air tutti i paesi sono uguali o qualcuno è più uguale degli altri?

"A febbraio eravamo a Milano trovando conferma che con l’Italia si crea sempre un legame speciale. E quando siamo sul palco l’intesa col pubblico funziona".

Avete inciso un album con Alessandro Baricco, ma la scintilla col mondo musical-cinematografico-letterario italiano com’è scoccata?

"Probabilmente al cinema, grazie ai film di Sergio Leone e alle formidabili colonne sonore di Ennio Morricone. Nonostante fossi ancora solo un ragazzino, mi resi conto immediatamente di avere nelle orecchie la musica di un genio. Poi ho avuto modo di scoprire i film di Fellini e di Pasolini pure loro impreziositi da ‘soundtracks’ notevolissime".

Cosa le fa capire che un’idea musicale non va bene per gli Air o per una colonna sonora, ma per un album solista?

"La musica degli Air nasce dal confronto tra le mie idee e quelle di Nicolas usando tutta una gamma di strumenti che va dalla batteria al basso, alle tastiere elettroniche, mentre un disco come ‘Paranormal Musicality’ origina esclusivamente dall’improvvisazione pianistica e, quindi, direttamente dal mio cuore e dalla mia ispirazione".

Lei è laureato in matematica, quanto conta questa predisposizione logica nella musica che fa?

"Ha la sua importanza, perché la matematica e la fisica sono scienze che ti portano ad organizzare il pensiero mostrandoti la vita da un’altra prospettiva. D’altronde la musica è una disciplina che utilizza molta matematica per capire la vita e trasformare la tua esperienza in arte".

A cosa sta lavorando in questo momento?

"A musiche per i Giochi Olimpici di Parigi. Prima della cerimonia di apertura è in programma una settimana di appuntamenti culturali e io ho composto le musiche per uno spettacolo (Möbius Morphosis ndr) che integra coreografia, musica, canto e acrobazia".