RAIMONDO MONTESI
Cultura e spettacoli

Torna ‘La punta della lingua’. È qui che si celebra la poesia

Cinquanta appuntamenti spalmati in undici giorni, presenti 120 autori: si parte oggi da Jesi

Torna ‘La punta della lingua’. È qui che si celebra la poesia

Torna ‘La punta della lingua’. È qui che si celebra la poesia

Dopo le due recenti e seguitissime anteprime, il Festival Internazionale di poesia La punta della lingua è pronto al debutto ufficiale. Sarà Jesi il primo ‘palcoscenico’ di questa diciannovesima edizione, che vedrà protagonisti oltre centoventi autori e autrici per un totale di cinquanta appuntamenti ‘spalmati’ in undici giorni. Il programma è stato ideato dai direttori artistici Luigi Socci e Valerio Cuccaroni.

La manifestazione prende il via questo pomeriggio (ore 18) nel cortile della Biblioteca Comunale Planettiana, dove è in programma la presentazione del libro di Wu Ming 4: La vera storia della Banda Hood. La leggenda di Robin Hood è stata riscritta ed esaltata da cantastorie, romanzieri, cineasti. Se mai può esistere una versione verosimile è però impastata di fango, sangue e sogni; s’intreccia con la missione di un re partito per la Crociata e le trame di suo fratello il traditore, con la ribellione dei nobili e quella di chi cerca di sfuggire a una sorte miserabile. Wu Ming 4 immagina l’origine della leggenda più famosa del Medioevo e la pone al cuore del conflitto che rappresenta. L’evento è stato organizzato in collaborazione con la Libreria Indipendente Sabot.

Alle 19, sempre dal cortile della Biblioteca Comunale Planettiana, partirà una ‘escursione poetica’ nel corso della quale i partecipanti potranno ascoltare le letture di Roberto Amato, Andrea Temporelli e Lidia Riviello. Si tratta di tre voci diverse della poesia italiana, alcune appartate, altre protagoniste della sua divulgazione, che accompagneranno il pubblico alla scoperta della città medievale di Jesi, dove nacque Federico II di Svevia.

Alle 21.30 appuntamento imperdibile nella centralissima piazza delle Monnighette sarà la volta di Talking Tom Waits, con Paolo Agrati & The Chinese Cuban Jazz Extravaganza. Un evento ideale per scoprire le storie che si celano dietro le ballad e i blues di Tom Waits, oltre i suoni rochi, le casse con i coni rotti e i rumori di pentolame vario. Un’occasione unica per addentrarsi nella scrittura del grande cantautore e musicista americano e nelle atmosfere create dalle sue parole. Lo spettacolo proporrà una selezione di canzoni scelte, tradotte, adattate, arrangiate ed eseguite da Paolo Agrati, una delle voci più amate della ‘poesia italiana ad alta voce’. Sul palcoscenico saliranno Luca Butturini (chitarra), Alberto Pirovano (contrabbasso), e Beppe Gagliardi (percussioni). L’appuntamento è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione Magazzino d’Arte. Il programma completo del festival, con le possibili variazioni, è disponibile sul sito: www.lapuntadellalingua.it.