Il Musec di Lugano celebra l’Ars Canusina nata nella colonia-scuola che all’Istituto San Lazzaro di Reggio Emilia ospitava i minori, e a questo scopo cerca testimonianze dirette per un periodo di riferimento che copra il ventennio dal 1932 al 1952. A marzo, infatti, la città svizzera ospiterà la mostra dedicata all’innovativo progetto educativo e artistico di Maria Bertolani Del Rio e alle opere dei bambini che erano ospitati nella colonia-scuola. Una chiamata alla comunità locale reggiana, che porti a raccogliere testimonianze sull’esperienza della colonia-scuola ‘Antonio Marro’, attiva all’interno dell’area manicomiale di San Lazzaro, a Reggio Emilia dal 1921 al 1974, per la cura e riabilitazione dei minori tra i 5 e i 15 anni di età.
L’interesse si concentra, nello specifico, sul ventennio 1932-1952, quando era impagnata Maria Bertolani Del Rio nel progetto educativo di bambini e ragazzi dal quale è originata l’Ars Canusina. Su questa fase di vita della colonia e sulla preziosa eredità materiale che ancora si conserva è incentrato il 13°capitolo del progetto di ricerca ‘Dei bambini’, con il quale il Museo delle Culture di Lugano (Musec) valorizza, sin dal 2006, la creatività infantile. All’esposizione, la cui apertura al pubblico è prevista a Lugano il 27 marzo prossimo, collaborano l’Azienda USL Irccs di Reggio Emilia, il Museo Diocesano e l’associazione Ars Canusina di Bibbiano. Saranno esposti album in cuoio, terrecotte, ceramiche smaltate e pregiati ricami policromi, questi ultimi frutto di maestria straordinaria. Opere e documenti storici sono messi a disposizione dall’archivio dell’ex ospedale psichiatrico San Lazzaro, oggi parte del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell’Azienda sanitaria locale.
Il percorso espositivo è impreziosito da capitelli scolpiti e da bassorilievi in stile romanico matildico (IX-XIII secolo), provenienti dalle collezioni del Museo Diocesano di Reggio Emilia e Guastalla, dai cui decori hanno preso ispirazione i motivi che contraddistinguono l’Ars Canusina. A completare l’esposizione saranno le tante immagini fotografiche di vita quotidiana scattate all’interno della colonia-suola.
Intitolata allo psichiatra Antonio Marro (1840-1913) fu inaugurata nel 1921 all’interno dell’Ospedale psichiatrico San Lazzaro di Reggio Emilia. Fortemente voluto da Giuseppe Guicciardi (1859-1946), pioniere della psicologia sperimentale, l’istituto si ispirava ai dettami della pedagogia speciale, con l’obiettivo di assicurare ai minori tra i 5 e i 15 anni (maschi e femmine) considerati ‘anormali’ o ‘arretrati di mente’ un contesto sicuro in cui ricevere assistenza psichiatrica e un’adeguata educazione scolastica e professionale, per crearsi autonomamente uno spazio nella società. Nel periodo 1932–1952, da un’idea originale di Maria Bertolani Del Rio, i laboratori di artigianato della colonia-scuola coinvolsero bambini e ragazzi nell’esperienza artistica e psicoterapeutica, per il suo tempo di assoluta avanguardia, passata alla storia con il nome di Ars Canusina (arte delle terre matildiche).
Per offrire testimonianze l’invito è a rivolgersi a: Massimiliano Vitali - Musec, curatore del progetto espositivo e del catalogo: massimiliano.vitali@musec.ch; +41(0)58 866 6953.