Mathieu e Alice un tempo erano innamorati, una storia intensa e appassionata finita bruscamente. Quindici anni dopo si ritrovano per caso in una località balneare bretone dove lei vive, un periodo dell’anno fuori stagione. Lui è un attore famoso che cerca rifugio dalle sue insicurezze, lei un’insegnante di pianoforte che ha bisogno di una nuova luce. Ecco una seconda occasione per fare i conti con la propria relazione in Le occasioni dell’amore, commedia drammatica di Stéphane Brizé interpretata da Guillaume Canet nel ruolo di Mathieu e Alba Rohrwacher in quello di Alice. Proprio l’attrice– reduce dal grande successo dell’ultima stagione de L’Amica geniale e sempre più di casa sotto le Due Torri– questa sera alle 21 sarà al Pop Up Cinema Jolly di Bologna col regista francese per l’anteprima del film che poi uscirà nelle sale il 23 dicembre.
Alba Rohrwacher, leggendo il copione di Stephane Brizé e la parte di Alice, ha subito capito che poteva essere un personaggio nelle sue corde?
"Non riesco a scegliere di partecipare a un progetto se non sento il personaggio e se non sento di aderire in qualche modo alla storia. Rispetto al copione di Brizé, questa storia ha risuonato in me e ho sentito che potevo appartenere a quel personaggio, che quel personaggio da qualche parte mi apparteneva, mi poteva appartenere, e quindi ho deciso di accettare. Conoscevo il cinema di Brizé e lo amo, leggere quella storia delicata e potente e immaginarla guardata da lui sono stati tutti elementi che mi hanno fatto scegliere di esserci. Brizé porta avanti una ricerca molto precisa sull’autenticità, va molto a fondo. È stato un incontro lavorativo importante del mio percorso e mi sono sentita ’tenuta’ dal suo modo di guardare questo personaggio, di guardare al mio lavoro per questo personaggio".
Il personaggio di Alice cosa le ha svelato di nuovo dell’animo umano?
"Alice è sorprendente. Questa storia mette in scena un personaggio apparentemente vincente come Mathieu, interpretato da Canet, e un personaggio che si è come ’ritirato’ dalla corsa all’affermazione di se stesso. Proprio Alice, che ha affermato molto poco se stessa nella vita, sarà il motore di questa storia. Era interessante l’equilibrio tra i due e come lei diventasse motore dell’azione, inaspettatamente audace. È un personaggio che mi fa anche una grande tenerezza e quando l’ho rivista sullo schermo, con questo suo cappottino… è un personaggio struggente".
Un tema che affiora è anche quello dei social, delle interferenze digitali continue nelle nostre vite. Lei, come attrice, non ha nemmeno un profilo social… è perché ci tiene molto alla sua riservatezza?
"Sono due cose diverse. Cerco di raccontare chi sono attraverso i personaggi che faccio e le scelte lavorative che prendo. Questo è il mio modo di provare a dire chi sono e come la penso, è il mio modo di capire chi sono. Rispetto ai social non sento la necessità di averne e sento forse anche il pericolo per me della distrazione. L’allontanamento dalla realtà mi spaventa, preferisco stare nella vita che cercare una vita in una realtà virtuale".
Le occasioni dell’amore è per I Wonder il film di Natale. Lei ha un film di Natale del cuore che le restituisce un’idea di conforto, festa, benessere?
"Collego a questa sensazione sia un film come Le occasioni dell’amore, dove c’è un’epifania delle emozioni ed è quindi un film di Natale in maniera alternativa per passare la festa onorando e celebrando l’emozione. E poi… un film che rivedrei a Natale…chissà, gli Aristogatti".