Bologna, 27 maggio 2024 – Un simbolo della città, tanto quanto la Basilica sul Colle della Guardia con cui condivide il nome. E’ il portico di San Luca, il portico più lungo del mondo con i suoi 3,5 chilometri che si snodano dall’Arco Bonaccorsi a porta Saragozza fin su tra la pace e il verde del Colle della Guardia.
E di cui quest’anno, precisamente il 28 giugno, ricorrono i 350 anni dall’inizio della costruzione. Proprio la sua storia è al centro della puntata odierna de ‘il Resto di Bologna’, podcast disponibile sul nostro sito Internet (www.ilrestodelcarlino.it/bologna) e sulle principali piattaforme come Spotify e Apple e Google podcast.
La prima idea di costruire un porticato che collegasse la città alla cima del colle, permettendo un facile e comodo accesso al santuario in ogni stagione, fu avanzata nel 1655. Ma solo vent’anni i lavori iniziarono sul serio, e solo grazie a un cittadino… modenese. Fu infatti don Lodovico Generoli, canonico a Pieve di Cento, riuscì a raccogliere un folto gruppo di cittadini disposti a cominciare i lavori con denaro raccolti mediante pubbliche sottoscrizioni.
Fu così che il 28 giugno 1674 fu posta la prima pietra del porticato e nel breve giro di due anni furono compiuti i trecento archi del tratto di pianura.
I soldi raccolti dalle pubbliche sottoscrizioni non erano sufficienti per arrivare fino alla sommità del colle, e il portico rimase incompiuto per decenni. Il tratto in salita fu iniziato nel 1706, ovvero trentadue anni dopo l’inizio del tratto in pianura, e la vetta del colle fu raggiunta solo nel 1715, cioè a quarantuno anni dalla posa della prima pietra. Di tutto questo, e anche di altre curiosità, parleremo con Marco Poli, storico locale e collaboratore del Carlino.