RAFFAELLA CANDOLI
Cultura e spettacoli

La fisica, gli extraterrestri e l’amore. Vincenzo Schettini, la scienza è show

Il docente, scrittore e divulgatore, domani a Villa Torlonia. "Uso gli oggetti per spiegare i sentimenti"

La fisica, gli extraterrestri e l’amore. Vincenzo Schettini, la scienza è show

La fisica, gli extraterrestri e l’amore. Vincenzo Schettini, la scienza è show

Suscita una simpatia istantanea con quel voluminoso ciuffo bianco, l’entusiasmo comunicativo e quell’atto di congiungere le mani a cuore come fanno i suoi giovani allievi e i suoi ’lovvini’ di ogni età: Vincenzo Schettini, 47 anni, divulgatore scientifico, sarà sul palco di Villa Torlonia a San Mauro Pascoli domani alle 21.30, con ’La fisica che ci piace’. Laureato in Fisica, docente, icona dei social, conduttore televisivo, scrittore, violinista e direttore di coro, Schettini, rende accattivante la scienza grazie ad esperimenti praticati con oggetti di uso comune.

Professore, la via per arrivare alla Fisica, nel suo caso passa dalla fantascienza.

"Sono cresciuto nel periodo in cui al cinema la fantascienza andava per la maggiore e mi sono appassionato al futuro. E se alcuni film hanno poca attendibilità, altri sono autentici capolavori, come Interstellar, che ha avuto come consulente scientifico il fisico teorico Kip Thorne. Mi affascinava poi l’idea che un gruppo di astronauti come narra Alien di ritorno sulla terra, incontrasse una stirpe aliena intenzionata ad impadronirsi degli umani".

Ma lei crede agli extraterrestri?

"Certo e non io solo: Albert Einstein pronunciò la famosa frase ’Se fossimo soli nell’Universo… ci sarebbe troppo spazio per nulla’, alla quale Enrico Fermi ‘rispose’ col paradosso ‘Se ci sono extraterrestri dove sono?’ Questo non significava che Fermi non credesse agli alieni, ma che altre civiltà sono attualmente troppo lontane, più o meno civilizzate, oppure, noi abbiamo un basso grado di conoscenze scientifiche per viaggiare nello spazio in tempi compatibili con la durata di una vita".

Gli esperimenti con oggetti quali una ruota, una pallina, dei bicchieri vengono da lei applicati a concetti psicologici di natura emotiva. Un intento educativo?

"Devo questo risvolto all’autrice tv Annalisa Montaldo che avendomi visto ospite del talk ‘Ciao maschio’ durante il quale usavo un diapason come metafora per la vibrazione ad una certa frequenza, ha ideato ’La Fisica dell’amore’ (su Rai2) e così nell’aprile scorso ho debuttato nelle vesti di conduttore. Attraverso dimostrazioni sulla certezza della fisica, spiego le incertezze dei sentimenti; un viaggio nell’animo raccontato con ospiti".

Come sono i rapporti con colleghi e presidi?

"La dirigente delle superiori di Castellana Grotte, dove insegno, è la mia prima fan. Mi ha concesso il part time che mi consente di coltivare tutte queste mie passioni per la divulgazione. Molti colleghi mi consideravano già l’insegnante del futuro, anche se in classe sono fautore di quaderno e penna perché il ‘medium’ è il professore, e non si sono stupiti di questa mia evoluzione artistica. Poi qualche invidioso, anche in rete si incontra sempre".

‘La fisica che ci piace’ è anche un libro.

"Il mio primo libro con oltre 100mila copie vendute e nel 2023 mi è valso il premio Elsa Morante Ragazzi Esperienze. Poi ho dato alle stampe ‘Ci vuole un fisico bestiale’ anche questo ai vertici. Nel contempo porto in giro questo mio spettacolo-show che mi vedrà ancora in Emilia Romagna il 24 ottobre a Forlì e il 25 a Bologna. Ma c’è anche il coro Chorus che specie nei mesi natalizi mi porta sul palco da oltre 30 anni".