PIERFRANCESCO PACODA
Cultura e spettacoli

Il Volo tra belcanto e pop: "Daremo il massimo"

Venerdì all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno con il tour ’Tutti per uno-Ad Astra’: "Scegliamo i brani che ci toccano il cuore"

Bologna, 14 gennaio 2025 – Rappresentano il ‘belcanto’ italiano in versione pop e hanno da molti anni conquistato con le loro voci di ispirazione lirica, ma capaci di interpretare qualsiasi repertorio, il pubblico internazionale. Il Volo, il trio composto da Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, arriva venerdì 17 gennaio (ore 21) all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, unica data in regione, con il tour ‘Tutti Per Uno-Ad Astra’, con tutti i loro successi, ad iniziare dai brani contenuti nella recente versione internazionale del disco, ‘Ad Astra’, il primo che la formazione ha interamente dedicato a delle composizioni inedite, alle quali sono stati aggiunti dei classici dal respiro planetario.

Il Volo tra belcanto e pop: "Daremo il massimo"
Il Volo, ovvero Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble fanno tappa al’Unipol Arena di Casalecchio, nel Bolognese

Come avete scelto i brani della International Edition di ’Ad Astra’?

"Per la versione internazionale di ’Ad Astra’ abbiamo voluto selezionare i brani che meglio rappresentano l’essenza del nostro album, cercando di mantenere intatta la nostra identità musicale, ma allo stesso tempo di raggiungere un pubblico internazionale. Abbiamo scelto le canzoni che più rispecchiano il nostro stile, quelle che sentiamo più nostre, ma anche quelle che crediamo possano toccare il cuore di chiunque, indipendentemente dalla lingua. Come ‘Now We Are Free’, il tema del film ‘Il Gladiatore’ composto da Hans Zimmer, brani senza tempo come ‘The Sound of Silence’ e la versione in inglese della nostra canzone di grande successo, ‘Capolavoro’."

Siete identificati all’estero come simbolo del belcanto italiano. Quanto avvertite questa responsabilità e come la gestite?

"Essere identificati all’estero come simbolo del belcanto italiano è per noi un grande onore e una grande responsabilità. La musica italiana ha una tradizione millenaria ricca di maestri e di voci straordinarie, ed è un privilegio poter portare avanti questa eredità nel mondo. Questa responsabilità la affrontiamo con grande rispetto e passione. Cerchiamo sempre di dare il massimo, di onorare la tradizione del ’belcanto’ e, allo stesso tempo, di evolverci come artisti, portando la nostra personalità e il nostro stile."

Quale è il brano che più amate cantare dal vivo, quello che più vi rappresenta, e perché?

Ignazio: "Capolavoro" Gianluca: "Hallelujah" e "The Sound of Silence" Piero: "Il Gladiatore"

Come è nata la collaborazione con il soprano Pretty Yende, che ha cantato ’Amazing Grace’ alla cerimonia di riapertura della cattedrale di Notre-Dame?

"È nata durante il concerto che abbiamo registrato alla Valle dei Templi di Agrigento. Pretty Yende è una artista dalla carriera straordinaria. Sentivamo la necessità di avere una figura internazionale classica e la abbiamo contattata. È un’artista dalla carriera straordinaria. Ha accettato il nostro invito e quindi abbiamo deciso di mettere anche nell’album la versione di ’Amazing Grace’ che abbiamo cantato ad Agrigento".

Quanto conta, per voi, il talento e quanto la pratica, l’esercizio?

"Il talento è un dono e il resto è lavoro. La pratica e l’esercizio devono andare di pari passo con le attività che svolgiamo. Altrimenti, se ci adagiamo sul talento si finisce presto...".

C’è una grande voce lirica internazionale che considerate la vostra fonte di ispirazione e perché? E una voce pop?

"Non possiamo non citare il grande Luciano Pavarotti, che ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo della musica, e Placido Domingo, che è stato un grande punto di riferimento per noi. A livello pop ascoltiamo tanti artisti diversi ed è difficile sceglierne solo uno. Sicuramente hanno fatto la storia Giorgia, Laura Pausini, Tiziano Ferro ed Eros Ramazzotti, ognuno di loro ha contribuito a portare la musica italiana nel mondo".