ENRICO
Cultura e spettacoli

Il diavolo e i suoi ponti?. Una passeggiata

Il Ponte del Diavolo nel Frignano, un'opera naturale di arenaria lunga 33 metri, testimonia il passaggio del tempo e delle forze atmosferiche. Accessibile con una breve passeggiata, è un luogo suggestivo da visitare.

Il diavolo e i suoi ponti?. Una passeggiata

Il diavolo e i suoi ponti?. Una passeggiata

Barbetti

Paese che vai, diavolo che trovi. Non c’è vallata appenninica dove il demonio in persona

non abbia lasciato qualche traccia del suo passaggio. Un passaggio da brividi testimoniato da una miriade di toponimi, mutuati da leggende medievali sopravvissute alla scienza e all’istruzione obbligatoria. Di certo, il cosiddetto Ponte del diavolo nel Frignano, nel primo Appennino modenese, non è opera dell’uomo, ma nemmeno di forze oscure. È stata l’azione degli agenti atmosferici, millennio dopo millennio, a modellare il monolito di arenaria lungo 33 metri a circa 900 metri di quota. Il lungo arco naturale di pietra arenaria su cui è possibile camminare si innalza a circa tre metri e ricorda le opere di certe archistar contemporanee. Il sito si trova nel comune di Polinago poco lontano da Pavullo nel Frignano e Lama Mocogno. L’altra denominazione è Ponte d’Ercole ed è facilmente raggiungibile, anche con i bambini, con una passeggiata di circa 1,5 chilometri da un parcheggio a cui si può arrivare dalla SS12, imboccando la via Ponte

d’Ercole da Montecenere.