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Giovanni Allevi, la malattia e la forza della musica: "Il mio futuro è un presente allargato, non voglio spingermi troppo in avanti”

Il pianista e compositore ascolano, affetto da mieloma multiplo, ospite al programma “Cinque minuti” di Bruno Vespa: “Adesso cerco di cogliere dalla vita tutti i doni che essa mi offre, molto più di prima”

Ascoli, 6 marzo 2024 - “Il mio futuro è un presente allargato, non voglio spingermi troppo in avanti”, sono le parole di Giovanni Allevi ospite nel programma “Cinque minuti” condotto da Bruno Vespa, nella puntata in onda il 6 marzo dopo il Tg1 delle 20. 

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Giovanni Allevi, pianista e compositore ascolano. Dal 2022 combatte la sua battaglia contro la malattia: un mieloma multiplo
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Qualche giorno fa, durante il concerto all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il pianista e compositore ascolano, che dal 2022 combatte contro il mieloma multiplo, ha confessato di avere un forte mal di schiena, pronto però ad annegarlo nella musica. 

“È partito il mal di schiena proprio a metà concerto, allora ho detto quella frase che è forte, è dura”, racconta a Cinque Minuti.

“L'idea che il dolore fisico possa essere trasformato in musica non è solo un fatto spirituale, è anche fisico, perché quando c'è il pianoforte gran coda da concerto la mia energia viene assorbita, come se il pianoforte fosse un materasso morbidissimo e allora le contratture dei muscoli paravertebrali si sciolgono”.

“Adesso – ha aggiunto il maestro - cerco di cogliere dalla vita tutti i doni che essa mi offre, molto più di prima”. E spiega perché ha chiamato Panic la musica dolcissima immaginata in ambulanza dopo un attacco di panico: "Era relativa all'esperienza del mio primo attacco di panico, quindi contiene una sorta di contraddizione, è una musica dolcissima che ha un titolo inquietante”

Nello studio di Vespa, Allevi ha anche parlato della laurea in filosofia: “è importantissima - spiega - per il mestiere che faccio. A Sanremo ho citato Kant e sono stato contento, perché quando ho affrontato l'esperienza della possibilità concreta della mia fine e del dolore fisico l'immortalità dell'anima è tornata ad essere un nodo centrale nei miei pensieri: l'immortalità dell'anima, la grande speranza o la grande illusione del genere umano? E allora mi sono fatto avvolgere dalle parole di Kant, in quella splendida pagina finale della Critica della ragion pratica, in cui ci lascia un'intuizione, dice che ognuno di noi intuisce sente immediatamente che nella profondità del nostro essere c'è qualcosa di più grande, di bello, di buono, precedente alla nostra aggressività, che trascende la nostra vicenda individuale e il mio dolore fisico”.. Poi il pianista ha parlato del padre Nazzareno Allevi, clarinettista: “Per tanti anni è stato il mio più grande detrattore, non voleva che facessi il compositore. È un sostenitore della grande tradizione classica, del sinfonismo, di Wagner, vedeva il mio tentativo di scrivere musica nuova come un sacrilegio”.

Infine, un ringraziamento ai “pazienti dell'Istituto dei tumori di Milano e a tutte le persone che stanno vivendo questo percorso molto difficile: mi danno una grande forza, sono un esempio di umanità, di autenticità, li abbraccio tutti”. "Io voglio portare gioia! Non mi interessa nient’altro”, erano le parole del post del musicista con cui annunciava la sua presenza nel programma di Vespa. 

Giovanni Allevi, 54 anni, papà di due bambini, combatte la sua battaglia con il mieloma multiplo dal 2022. Con la sua testimonianza a Sanremo per incoraggiare chi vive le difficoltà della malattia ha commosso l’Italia. E ha continuato a emozionare il suo pubblico ad ogni data del suo tour, il suo ritorno sul palco dopo lo stop per la malattia. Tra gli ultimi concerti proprio quello di Roma, all'Auditorium Parco della Musica: standing ovation, applausi e un viaggio nella poesia della musica. E quel dolore alla schiena. 

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Nella Capitale, ad assistere all’esibizione del maestro c’era un ospite speciale: è stato proprio il pianista a comunicarlo con una foto sui social. “Onorato della sua presenza al mio concerto all’Auditorium, ringrazio di cuore il Premio Nobel per la Fisica, Professor Giorgio Parisi”.

Era il 18 giugno del 2022 quando Giovanni Allevi annunciò la sua malattia, da quel giorno è cambiato tutto: dal tremore alle mani al dolore alla schiena. Poi il ritorno sul palco e l'affetto del pubblico che si rinnova ad ogni concerto, ad ogni post.

"Gioia vera... che trasmetti con la musica, le parole, il sorriso e quella gentilezza straordinaria che ti caratterizza. Grazie Maestro", scrive una follower sul profilo Instagram del musicista. "La tua musica che arriva al cuore.. È già una gioia immensa", un altro e ancora: "La gioia ti cammina addosso. In quel sorriso così aperto agli altri, in quegli occhi così pieni di luce. La tua gioia arriva a noi, ogni volta più intensa".

Il tour di Allevi prosegue anche nel mese di marzo: il 15 sarà al Teatro Orfeo di Taranto e il 28 marzo all’Alighieri di Ravenna. Ad aprile Giovanni Allevi sarà il 6 a Locarno in Svizzera, poi 12 Teatro di Varese, il 14 al Teatro Auditorium Santa Chiara di Trento e il 27 aprile al Teatro Dal Verme di Milano. L'ultimo concerto in programma è il 13 maggio, il maestro si esibirà di nuovo al Teatro Dal Verme di Milano. Tutte le date sono andate sold out e il maestro ha aggiunto altre 17 date al tour.