Gabry Ponte, 25 anni a tutto volume: "Il mio segreto è la passione"

Il dj e produttore a Cattolica. "Intelligenza artificiale? Servono regole, ma il potenziale è pazzesco"

Musica a tutto volume a Cattolica, in occasione dell’esibizione di Gabry Ponte, dj e produttore. All’Arena della Regina sarà il protagonista della serata di mercoledì 7 agosto (ore 21 ) con un evento tutto da ballare. L’icona italiana della dance proporrà uno show per i suoi 25 anni di carriera attraverso i suoi grandi successi con effetti speciali e visual.

Ponte, torna in Riviera, consapevole di essere un esempio per tanti giovani che la seguono. Che effetto fa?

"La Riviera romagnola, per chi fa il mio lavoro, è sempre stata un punto di riferimento. Negli scorsi anni avevo una residency al Cocoricò, quest’anno ho deciso di portare avanti anche d’estate il tour dei 25 anni di Dance. Sapere che ci sono tanti giovani (e non solo) che vengono ad ascoltarmi è la cosa più bella. Devo tutto a loro".

Come produttore italiano numero uno al mondo ha potuto osservare da una posizione privilegiata come sono cambiati nel tempo la musica e i suoi fruitori.

"La musica dance in particolare è un genere musicale che cambia molto più rapidamente rispetto a qualunque altro; un sound che oggi è attuale tra qualche mese potrebbe non esserlo più, quindi c’è costante attenzione da parte di chi produce questa musica a mantenersi aggiornato. Dal lato della fruizione, c’è stato un cambiamento epocale dagli anni ’90/2000 a oggi: la musica dance è passata da essere un genere molto ‘underground’, confinato al club, a essere suonata nelle radio, protagonista dei più grossi festival in tutto il mondo e uno dei generi musicali più ascoltati in streaming".

Che idea si è fatto, dell’uso dell’intelligenza artificiale in questo campo?

"Come tutte le innovazioni tecnologiche è un’opportunità... permetterà a chi produce musica di snellire molti processi e di dedicare più tempo alla parte creativa. Io ho iniziato a ‘smanettarci’ da subito e il potenziale è pazzesco. Andrà regolamentata per tutelare i diritti di chi vive di musica: in questa fase è un po’ come il Far west, ma era così anche per internet e per lo streaming all’inizio".

La sua carriera artistica è iniziata a 16/17 anni. Si rimane sulla cresta dell’onda variando i generi o cambiando il proprio modo di porsi?

"Io credo che il segreto per una carriera longeva sia la passione, prima di tutto. Se ti piace profondamente quello che fai non ti fermi a un risultato raggiunto o perché hai guadagnato un po’ di soldi o se sei diventato famoso, continui a fare quello che ti ha portato fin là. E poi è importante essere curiosi: non smettere mai di cercare di conoscere musica nuova, artisti nuovi, nuove tecniche di produzione. Ognuno di noi è istintivamente portato a rimanere nella propria zona di comfort e questo uccide la creatività".

Che consiglio darebbe a un ragazzo che vuole intraprendere la sua stessa strada?

"Beh consiglierei di farlo perché è un lavoro molto bello, ma direi: attenzione, non pensate che sia facile solo perché vedete dei dj anche giovani che suonano davanti a centinaia di migliaia di persone e che ce l’hanno fatta. Dietro a ogni storia di successo c’è tanto lavoro, tanto sacrificio e poi una cosa importantissima: il team. Circondatevi di persone più brave di voi e rispettatele. La squadra conta almeno quanto l’ artista".

r. c.