Modena, 8 novembre 2024 – A guardarli dall’alto, dallo spazio, i boschi del nostro Appennino sembrano tavolozze di colore. È proprio in questo periodo che il verde brillante delle foglie cede il passo ai toni caldi dell'autunno. E i satelliti di Copernicus (il programma di osservazione della Terra gestito da Agenzia Spaziale Europea e Commissione europea), Sentinel-2, hanno immortalato lo spettacolo.
Le montagne si estendono in direzione diagonale dal Parco dei Cento Laghi e dalla Riserva nazionale Guadine Pradaccio a nord-ovest, in provincia di Parma, fino al Monte Cimone (Modena) a sud-est.
Il fenomeno del ‘foliage’
Con l'abbassamento delle temperature e la riduzione delle ore di luce, gli alberi decidui smettono di produrre clorofilla e cambiano la loro tavolozza di colori.
Tutte le tonalità visibili
I boschi virano dal verde al marrone, all'arancione e al giallo ocra e il fenomeno risulta ben visibile anche dallo spazio, come dimostrano le immagini riprese a ottobre dalla missione Sentinel-2. L'occhio dei satelliti è rimasto incantato dalle tinte dell'Appennino tosco-emiliano.
I fattori che influenzano i colori
Le tonalità di marrone e verde visibili nelle immagini dipendono dalle specie degli alberi, dal clima, dall'altitudine e dall'orientamento dei pendii montuosi. L'albero più comune in queste aree è il faggio (Fagus Sylvatica), diffuso dalla Scandinavia meridionale all'Italia meridionale e dalla Spagna alla Turchia nordoccidentale.
Con foglie larghe e lisce che in autunno diventano color oro e bronzo, i faggi riescono a regalare nuove sfumature a regioni così vaste da risultare ben visibili dallo spazio.