RAIMONDO MONTESI
Cultura e spettacoli

Ecco il Cammino Francescano: trenta chilometri di fede e storia

Ancona, Camerano, Sirolo e Numana attraversate da un itinerario scandito da dieci tappe tra cultura e paesaggio

Il Cammino Francescano della Marca di Ancona: a destra, la mappa dell’itinerario

Il Cammino Francescano della Marca di Ancona: a destra, la mappa dell’itinerario

Ancona, 25 gennaio 2025 – Quattro Comuni marchigiani uniti nel segno del patrono d’Italia. Sono Ancona, Camerano, Sirolo e Numana, tutti attraversati da un itinerario capace di unire fede, storia, cultura e natura. È il Cammino Francescano nella Marca di Ancona, presentato ieri in Regione, un percorso di trenta chilometri suddiviso in dieci tappe che ricorda quanto le Marche, e in particolare la fascia costiera dorica, siano legate a San Francesco di Assisi.

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Il percorso e la sua importanza

Nell’anno dell’ottavo centenario del Cantico delle Creature, Regione, Associazione Opere Caritative Francescane e Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche uniscono le forze in un progetto dalla forte valenza turistica, oltre che religiosa. C’è anche l’obiettivo di promozione della salute, visto che l’itinerario si potrà percorrere a piedi o in bicicletta.

Partendo dalla Banchina San Francesco nel porto di Ancona, da dove il Santo partì verso la Terra Santa, il cammino tocca siti di grande interesse come il Duomo, San Francesco alle Scale, Santa Maria della Piazza e San Francesco ad Alto nel capoluogo. E ancora: la Chiesa di San Pietro Martire e la casa alloggio Il Focolare a Varano, la Chiesa di San Francesco a Camerano, Villa Vetta Marina a Sirolo e il Cristo Re a Numana. La segnaletica include totem informativi multimediali, incluse scritte in braille per gli ipovedenti.

Ecco il Cammino Francescano della Marca di Ancona
Il Cammino Francescano è lungo trenta chilometri ed è suddiviso in dieci tappe

Le dichiarazioni 

L’assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi parla di "opportunità unica per immergersi nella pace e nella riflessione interiore", mentre Luca Saracini, direttore delle Opere Caritative Francescane, spiega che "il progetto è triennale", auspicando che diventi "un patrimonio condiviso e duraturo. È un’esperienza che intreccia spiritualità e cultura, valorizzando il territorio e i suoi tesori attraverso il messaggio universale di San Francesco".

Padre Ferdinando Campana, ministro dei frati minori delle Marche, osserva che "nessuna regione al mondo ha una concentrazione di conventi e istituti francescani come le Marche", mentre Diego Mecenero, giornalista e scrittore, sottolinea che "il francescanesimo è nato in Umbria, ma è ‘esploso’ nelle Marche. Tra l’altro la regione vanta 93 santi francescani. E dei quattro papi francescani tre sono marchigiani".

r. m.