PIERFRANCESCO PACODA
Cultura e spettacoli

Dodici mesi di bellezza. Dall’apertura di un museo fino all’anfiteatro romano: la cultura fa il pieno

Le città d’arte confermano il traino del turismo, da Ferrara fino ad Ascoli. Un anno straordinario, con Pesaro ’capitale’ e il Palazzo Guiccioli a Ravenna .

Le città d’arte confermano il traino del turismo, da Ferrara fino ad Ascoli. Un anno straordinario, con Pesaro ’capitale’ e il Palazzo Guiccioli a Ravenna .

Le città d’arte confermano il traino del turismo, da Ferrara fino ad Ascoli. Un anno straordinario, con Pesaro ’capitale’ e il Palazzo Guiccioli a Ravenna .

È stato un anno importante, il 2024, per il turismo culturale, con tante, prestigiose esposizioni che hanno aumentato l’attrattiva di luoghi spesso lontani dai circuiti più frequentati dei viaggi. Mostre che sono diventate preziose occasioni di scoperta della ‘provincia’, pronta così a svelare, grazie a queste iniziative la sua ‘grande bellezza’, espandendo la definizione di ‘Città d’arte’ anche ai centri più piccoli.

Le Marche tra classico e contemporaneo

È il caso, sicuramente, di Pesaro, che ha festeggiato il riconoscimento di ‘Capitale della cultura 2024’, mettendo idealmente a confronto, tra la città e Urbino, due straordinarie personalità, immensamente lontane sia anagraficamente che come linguaggio, dimostrando con il grande successo ottenuto, che il passato e la contemporaneità possono felicemente dialogare. È stata infatti il frutto di una complessa attività di prestiti che hanno riguardato alcune delle più prestigiose istituzioni museali internazionali la mostra ‘Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna’, che ha celebrato il genio del maestro del ‘500. Negli spazi del Palazzo Ducale della sua città è stato possibile rivivere l’epopea del pittore che, pur scegliendo di continuare a vivere nel luogo dove era nato, ha segnato la scena artistica della sua epoca in Italia e in Europa. Al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro tra le tantissime iniziative dell’anno è andata invece in scena la rappresentazione in realtà aumentata The Life, della performer Marina Abramovic, che è arrivata in città per incontrare il pubblico nella città marchigiana. E sempre il dialogo con la contemporaneità, un poeta vicino ai nostri giorni, Paolo Volponi, ha ispirato una delle più suggestiva esposizioni del 2024, ’Figure per un romanzo. Paolo Volponi e le arti. Opere dal 500 al 900 della collezione privata’. Nelle Sale del Castellare di Palazzo Ducale, a Urbino, città dello scrittore, in occasione dei 100 anni dalla sua nascita, l’allestimento ha ripercorso la sua passione per l’arte. Da Schifano a Festa, da Guttuso a Pomodoro, da Barocci a Guerrieri, le opere si sono intrecciate con le presentazioni scritte dallo stesso Volponi.

’Il Rinascimento marchigiano’ è il tema conduttore dell’omonima mostra che a Ascoli Piceno rende omaggio al quel periodo straordinario presentando 18 opere salvate dal sisma del 2016, perfettamente restaurate, e esposte a Palazzo dei Capitani sino al 23 marzo. Di rilievo, in particolare, la presenza di un trittico di Carlo Crivelli, uno dei grandi maestri del Risorgimento. Dopo Ascoli, il viaggio della mostra proseguirà ad Ancona e San Severino Marche.

E proprio Ancona ha festeggiato finalmente in estate l’attesissima riapertura dell’Anfiteatro Romano, che, dopo un restauro lunghissimo è diventato parte del patrimonio culturale marchigiano, regalando alla città una programmazione molto varia, che ha accompagnato la scorsa stagione turistica. Da uno spettacolo su Raffaella Carrà alla rassegna Ancona Jazz, intorno al teatro si è sviluppato un festival con un pubblico sempre diverso.

L’Emilia Romagna dal ‘500 all’ ‘800

È decisamente un sintomo di straordinaria vitalità cultuale, l’apertura di nuovo museo. Specie se succede in città che possono vantare patrimoni d’arte inestimabili. Come Ravenna, dove appena pochi mesi fa è stato inaugurato a Palazzo Guiccioli il Museo di Byron e del Risorgimento, su impulso della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna. Un restauro straordinario e un impegno finanziario e di ricerca storica e culturale enorme, che ha regalato al pubblico (che continua a fare le file per visitarlo) un vero gioiello. Un percorso espositivo fortemente immersivo che racconta la forte relazione che Lord Byron ebbe con la città, segnata dall’amore per la contessina Teresa Gamba, sposata Guiccioli: la loro storia risuona nelle sale e riecheggia nei componimenti del poeta che proprio a Ravenna approfondì la sua tensione risorgimentale. Non solo. A testimonianza del fascino senza fine del poeta e della sua storia d’amore, Lord Byron farà simbolicamente ritorno vicino a Teresa Gamba, sepolta a poca distanza da Firenze, nel cimitero di Settimello. Proprio a Firenze infatti il 10 gennaio sarà inaugurata la mostra ’Byron contemporaneo’ di Giampiero Corelli che, dopo Ravenna, sarà al Gabinetto Vieusseux di Firenze.

Ma a proposito di ricadute positive sul flussi turistici, sicuramente uno degli esempi è stato l’appuntamento a Forlì con la mostra sui ‘Preraffaelliti’ che ha portato al Museo Civico San Domenico folle di visitatori alla scoperta del movimento del cosiddetto ‘Rinascimento moderno’, grazie a capolavori, 300 opere, provenienti dalle più importanti istituzioni nazionali e internazionali. Le statistiche dicono che oltre il 13% dei visitatori sono arrivati appositamente nella cittadina romagnola dall’estero.

Una conferma della sua identità come ‘Città d’arte’ arriva da Ferrara e dallo splendido ciclo di mostre che si tengono a Palazzo dei Diamanti. E’ in corso, sino al 16 febbraio ‘Rinascimento a Ferrara’, con quadri di maestri come Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso, espressione di un mondo figurativo senza tempo che fece della città il cuore della produzione artistica dell’epoca, grazie a questi pittori che mescolavano sacro e profano, su invito del ‘committente’ Alfonso I d’Este.

All’elenco delle ‘Città d’arte’ si è ormai aggiunta stabilmente Bologna, che è meta sempre più amata dai viaggiatori non solo per la sue specialità gastronomiche e per il ‘buon vivere’, ma anche per la serrata programmazione di mostre. La locale Pinacoteca ha allestito, in successione, due appuntamenti sulle ‘stelle del barocco’. Dopo il primo, ‘Guercino nello studio’, è adesso visitabile (sino al 16 febbraio), ‘La favola di Atalanta. Guido Reni e i poeti’, che ricostruisce lo stretto rapporto, nel Seicento bolognese, tra i pittori e i letterati dell’epoca.