ALDO DI TOMMASO
Cultura e spettacoli

Dai Pink Floyd a Madonna e Bowie. Viaggio fotografico nella leggenda

Inaugurata a Rimini ‘Superstars music icons exhibition’ con gli scatti iconici di Fernando Borrello

Dai Pink Floyd a Madonna e Bowie. Viaggio fotografico nella leggenda

Inaugurata a Rimini ‘Superstars music icons exhibition’ con gli scatti iconici di Fernando Borrello

Negli spazi dell’ala Isotta di castel Sismondo, a Rimini, è stata inaugurata la mostra fotografica di Fernando Borrello (nella foto): Superstars music icons on exhibition. Un vero e proprio viaggio nella storia della musica attraverso 30 anni di concerti dei più grandi artisti internazionali. Da Madonna a David Bowie, dai Pink Floyd a Bruce Springsteen. Senza dimenticare gli scatti fatti agli italiani Zucchero, Vasco Rossi, Pino Daniele e Giorgia.

Il fotografo Fernando Borrello, tra emozioni e sorrisi, si è raccontato: "Tutto iniziò a Brancaccio nel 1973. In quell’occasione mi sono avvicinato a David Zard. Mi diede un pass per andare al concerto a fare gli scatti fotografici. Da lì iniziò una storia di lavoro assieme durata trent’anni e oltre". Ma Zard, produttore discografico scomparso nel 2018, non è l’unico ricordo di Borrello. "Come dimenticare Chet Baker. Ricordo ancora quando si complimentava con me dicendomi che gli avevo fatto le foto più belle della sua vita. Per me è stata una forte emozione". E sui Pink Floyd: "Sono sempre stati gentilissimi con me. Mi dicevano che per loro ero il numero uno. Sono apprezzamenti che rimangono nel cuore". Forse si tratta proprio di un talento.

Quello di poter empatizzare con gli artisti, rompere le barriere ed entrare nella loro sfera personale con discrezione.

"Borrello è stato bravo a creare un rapporto di fiducia con i cantanti – il regista Pino Leoni sottolinea –: gli artisti sono infatti persone riservate e gelose della propria immagine. Ma ‘Nando ha saputo entrare nel loro spazio cogliendo alcuni attimi speciali. Vedi quando ha immortalato David Gilmour dei Pink Floyd su una vespa".

La sua chiave era "la consapevolezza di trovare, quando effettuava gli scatti, dei complici dall’altra parte", conclude Leoni. Fino al prossimo 29 settembre, dalle 16 alle 22, sarà presente nelle mura del castello anche la mostra di Marco Nereo Rotelli: To be a normal star.

Da Freddie Mercury a Taylor Swift, l’artista veneziano protagonista della biennale di Venezia, ha cercato di svelare l’identità dei cantanti, attraverso le sue originali sette opere. Un’installazione artistica che lo stesso Rotelli ha voluto dedicare al giornalista Massimo Cotto, scomparso il due agosto. L’incontro di presentazione di ieri si è concluso poi con le parole dell’assessore alla cultura, Michele Lari: "Stiamo cercando di portare avanti mostre che possano portare qualità dal punto di vista espositivo artistico e relazionale".