CLAUDIO CUMANI
Cultura e spettacoli

Consegnati i premi Ubu: Ravenna fa il pieno con Fanny&Alexander

Riconoscimenti alla compagnia e al regista De Angelis per ’Trilogia della città di K’. Miglior attrice Francesca Mazza, interprete della saga ‘La ferocia’

Bologna, 17 dicembre 2024 – Un giusto omaggio all’Emilia-Romagna e ai suoi teatranti. L’edizione numero 46 dei premi Ubu dedicati al teatro contemporaneo ha emesso ieri sera i suoi verdetti, sottolineando in primo luogo il lavoro prezioso delle compagnie ravennati Fanny&Alexander (in passato già insignita di tre riconoscimenti di questo tipo) e nanou e, sul versante strettamente bolognese, laureando Francesca Mazza migliore attrice e assegnando un premio speciale alla compagnia Archivio Zeta.

La cerimonia si è tenuta ieri sera (con diretta su Rai Radiotre) all’Arena del Sole di Bologna con la conduzione di Monica Demuru e Lorenzo Pavolini. Gli Ubu, ideati nel lontano ‘78 dallo storico critico Franco Quadri e spesso paragonati sul versante cinematografico ai David di Donatello, si affidano al giudizio di 76 votanti di diversa età e provenienza e si compongono di 16 categorie.

Stavolta la parte del leone l’ha fatta ‘Trilogia della città di K.’, ambizioso progetto di Federica Fracassi e di Fanny&Alexander (Chiara Lagani drammaturga e Luigi De Angelis regista) ispirato al complesso libro di Agota Kristof. Una fiaba nera, un inferno familiare crudele e innocente, un gioco raffinato di sdoppiamenti. L’allestimento ha ricevuto il riconoscimento come miglior spettacolo ex aequo con ‘La ferocia’ tratto dal romanzo di Nicola Lagioia (ideazione VicoQuartoMazzini) che pure ha ottenuto grande attenzione in questa edizione.

Trionfatore risulta certamente De Angelis: ‘Trilogia’, che ha avuto la prima assoluta al Piccolo di Milano e che vede interpreti, oltre a Fracassi, Andrea Argentieri, Consuelo Battiston, Alessandro Berti e Lorenzo Gleijeses, ha fatto man bassa. De Angelis ha vinto come miglior regista (imponendosi, fra gli altri, sul Claudio Longhi di ‘Ho paura torero’), per la scenografia e per il disegno luci (ancora una volta ex aequo con Giulia Pastore curatrice de ‘La ferocia’). Non solo. Lo spettacolo ha ottenuto anche un Ubu per il miglior progetto sonoro firmato da Mirto Baliani e Emanuele Wiltsch Barberio. Il trionfo ravennate si completa con il riconoscimento a Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci del gruppo nanou per ‘redrum’ giudicato miglior spettacolo di danza insieme a ‘Stuporosa’ di Francesco Marilungo.

I premi bolognesi 

E veniamo al versante bolognese. Migliore attrice è stata proclamata Francesca Mazza (e l’affermazione non era facile vista la presenza in nomination anche di Sonia Bergamasco straordinaria ‘Locandiera’ per Latella) interprete della saga familiare di Lagioia in cui le colpe dei padri si specchiano nelle debolezze dei figli. Tra l’altro ‘La ferocia’ ha collezionato un altro premio grazie a Leonardo Capuano miglior attore protagonista. Mazza, in passato già vincitrice di altri due Ubu, ha iniziato la propria carriera, come si sa, a inizio degli anni ‘80 nella compagnia di Leo de Berardinis e ha radicato il suo lavoro soprattutto a Bologna.

Un po’ a sorpresa è arrivato forse il premio speciale a Archivio Zeta di Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni, gruppo generatore di progetti particolari a volte nascosti (nei padiglioni oncologici), a volte di larga partecipazione (i testi classici messi in scena nel cimitero militare germanico del passo della Futa). Un teatro, il loro, che abita luoghi insoliti e che cerca il coinvolgimento emotivo. Uno dei premi speciali è andato infine anche alla compagnia Lenz Fondazione che opera a Parma.