GAIA CAPPONI
Cultura e spettacoli

C’è la Cavalcata dell’Assunta. Tra drappi, cortei e giochi storici

A Fermo le celebrazioni in onore dell’icona patrona della città: oggi sfilata notturna in centro, domani gli eventi

A Fermo le celebrazioni in onore dell’icona patrona della città: oggi sfilata notturna in centro, domani gli eventi

A Fermo le celebrazioni in onore dell’icona patrona della città: oggi sfilata notturna in centro, domani gli eventi

Per chi ha voglia di rivivere il fascino di una città senza tempo, il consiglio è partecipare alla Cavalcata dell’Assunta e alla Corsa al Palio di Fermo giunto alla 43esima edizione. La storia del ‘400 si fa presente in una serie di eventi che, partiti a luglio, si concludono stasera con il Magnifico Corteo Storico in notturna per le vie del centro e con il ricco programma di domani, festa della Vergine Maria Assunta in cielo patrona della città. Alle 15 il corteo di oltre mille figuranti, con gli abiti storici del XIV secolo, sfilerà per le vie del centro e lungo il percorso del palio. Seguirà (alle 17) la corsa dei cavalli con due batterie più la finale.

La Cavalcata ripropone, grazie alla sapiente regia di Adolfo Leoni, il processionale religioso documentato nella pagina miniata del Missale de Firmonibus, volume del 1436, conservato nel museo diocesano cittadino, che attesta la manifestazione come la più antica d’Italia. I principali partecipanti sfilavano a cavallo e, al lume di torce e di candele – veniva perciò detta luminaria –, la sera del 14 agosto partivano dalla chiesa di Santa Lucia risalendo lungo il corso e facendo sosta in piazza Grande, fino a giungere alla cattedrale, per offrire i doni e i frutti del duro lavoro della terra e del mare.

Il corteo era composto da tutte le autorità cittadine: il Podestà, le Municipalità e i Priori delle contrade, in cui era divisa Fermo fin dal 1251. Seguivano i Delegati dei Castelli del Contado che portano in dono preziosi palii in seta e i rappresentanti delle corporazioni o arti, sia artigiane che professionali. Le corporazioni dei Mulattieri e dei Vetturali erano tenute ad offrire un carro di mattoni e di pietre squadrate, una ‘salma’. Gli Osti e i Tavernieri partecipavano con un modello in legno di una ‘taberna’ piena di cibarie, mentre i Pescatori conducevano in processione una barca. Il corteo rappresentava una testimonianza del culto per la patrona celeste e una dimostrazione fastosa della potenza e della ricchezza dell’antico stato fermano. Il giorno successivo, quello ‘di mezzo agosto’, si correva il Ludus, la corsa dei cavalli al cui vincitore spettava un drappo prestigioso.

Oggi alle sei contrade storiche, ‘intra moenia’, di Fermo (Castello, Pila, Campolege, San Bartolomeo, Fiorenza e San Martino) se ne sono aggiunte quattro dette ‘foranee’, al di fuori delle mura del centro: Torre di Palme, Capodarco, Campiglione, Molini Girola. I giorni che precedono corteo e corsa, sono stati caratterizzati dalle Hostarie, le locande con le specialità del territorio, allestite in piazza del Popolo e da una serie di giochi medioevali. Ieri come oggi il 43esimo Palio dell’Assunta, dipinto dall’artista Andrea Gentili sarà assegnato al termine della corsa dei cavalli.