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Cultura e spettacoli

Bellocchio: "Ho ancora tanto da fare". Il regista premiato alla carriera

A Cinè, festival riccionese, è stato proiettato ’Sbatti il mostro in prima pagina’ del ’72: "I giovani lo apprezzano"

Bellocchio: "Ho ancora tanto da fare". Il regista premiato alla carriera

Bellocchio: "Ho ancora tanto da fare". Il regista premiato alla carriera

Marco Bellocchio si appresta a girare una serie sul caso Tortora. Nel frattempo a Riccione, a Cinè in Città, è stato premiato con l’Hot Corn Award Legend per la sua carriera. Il riconoscimento è stato consegnato alla presenza di centinaia di persone, dopo il talk moderato dal direttore del magazine Hot Corn Andrea Morandi. È seguita la proiezione della versione restaurata dalla Cineteca di Bologna del suo film ’Sbatti il mostro in prima pagina’, trhriller politico del 1972 magistralmente interpretato da Gian Maria Volonté, che oggi, torna in sala.

Dopo la presentazione a Cannes e a Riccione, torna di attualità il suo vecchio capolavoro?

"Non pensavo a una sua ’sepoltura’ definitiva, e ho visto molto interessa da parte della critica e del pubblico, quindi ben venga! Di certo è un film che, seppure si possa trovare su qualche piattaforma, soprattutto i giovani non conoscono. Ora possono vedere la storia, l’inganno, la manipolazione che sta dietro alla notizia. ’Sbatti il mostro in prima pagina’ ha una sua semplicità, è chiaro e diretto, tende a scoprire l’inganno di un caporedattore che usa un delitto efferato per attribuirlo a dei giovani di estrema sinistra del tutto estranei a questa cosa, ma appunto li sbatte in prima pagina per fare il gioco della borghesia, della politica".

Presto sarà di nuovo dietro la macchina da presa?

"Con la mia produzione e con la Rai gireremo ’Portobello’ sulla tragedia di Enzo Tortora, dal suo arresto alla detenzione, dalla condanna all’assoluzione, fino alla sua morte. Avremmo voluto andare in vacanza, ma in questo momento stiamo cercando di formare il cast e facciamo dei sopralluoghi per trovare gli ambienti e i luoghi adatti. In settembre partiremo con le riprese".

Questo lavoro approderà pure sul grande schermo?

"Lavoriamo come fosse un film, non escludo che come è successo per ’Esterno notte’, questo progetto possa poi approdare anche al cinema".

C’è qualche altra storia che avrebbe voluto raccontare, ma che è rimasta nel cassetto?

"Ce ne sono diverse, abbandonate perché andavano in parallelo con progetti simili. Per esempio avevo cominciato a lavorare su Madame Curie, ma mentre stavamo per scrivere la sceneggiatura, abbiamo scoperto che lo stavano facendo altri e abbiamo rinunciato. Altro caso: del film ’La vita Accanto’ di Marco Tullio Giordana che uscirà a breve, io avevo già scritto la sceneggiatura e l’ho lasciato stare. Avrei poi voluto fare un film di Giovanni Pascoli, ma credo lo stia preparando il regista Giuseppe Piccioni".

Alla sua gloriosa carriera, si aggiunge l’Award Legend, ormai è entrato nel novero delle leggende...

"No, leggenda no. La mia età mi rende però soddisfatto e grato, ma con moderazione. Un conto è ricevere un premio da giovane la prima volta, ma dall’alto dei miei anni dico ’grazie’ e vado avanti".

Sempre con lo stesso slancio?

"Credo di avere ancora tanto entusiasmo nel fare le cose, l’importante è mantenere grande vivacità".