"Sto camminando su un lago ghiacciato a ottomila chilometri da casa mia. Aspetto l’aurora boreale, e finché non arriverà, non tornerò a casa". Con queste parole, pronunciate dalla voce profonda di Cesare Cremonini, inizia ’Alaska baby’, il suo nuovo documentario proiettato in anteprima nella gremita sala del Cinema Modernissimo, prima dell’uscita ufficiale su Disney +. Un viaggio attraverso i panorami mozzafiato degli Stati Uniti, ma soprattutto, un viaggio nel processo creativo di realizzazione dell’omonimo album, contenente dodici tracce autobiografiche: la nascita del singolo ’Ora che non ho più te’ (al primo posto sia nella classifica singoli di Spotify sia nella classifica di Apple Music Italia), l’idea del titolo, le collaborazioni con Luca Carboni ed Elisa, i brani per lui più intimi e profondi. Durante i trentacinque minuti di proiezione gli spettatori si sono lasciati trasportare dall’intensità del racconto e dall’incredibile fotografia, per poi godersi l’incontro dal vivo con Cesare Cremonini stesso, che ha partecipato al firma copie. Già dalla mattina (la prima proiezione è stata alle 12.15) una lunghissima fila di fan ha riempito lo spazio attorno alla pensilina del Modernissimo, tutti entusiasti di vedere Cesare Cremonini e il documentario: "Lo seguo da quando ho dieci anni e non ho mai avuto l’opportunità di incontrarlo dal vivo, per me è una grande emozione: ho ascoltato il disco nuovo in loop per due giorni, mi piace moltissimo. I miei pezzi preferiti? Acrobati e Limoni" racconta Nicole Salvioli. "Il documentario deve essere bellissimo, abbiamo seguito i suoi viaggi su Instagram e siamo curiose, inoltre ci piace moltissimo la sua voce quando parla" aggiungono Giorgia Fanin e Gaia Restani.
La sala del Modernissimo, sold out appena dieci minuti dopo l’annuncio (anche per la proiezione delle 16.30), ha mantenuto intatto l’entusiasmo anche a seguito della visione: "Cesare sorpassa le aspettative, è magico. Avevo intuito che sarebbe stato un racconto sul suo viaggio, e mi è piaciuto vedere il suo esodo per tornare a casa, una sorta di Odissea" commenta Angela Adda. Le fanno eco Nicolò Driusso e Andrea Geo, arrivati da Bibione, come tanti fan che hanno raggiunto Cremonini da fuori città: "Emozionante il viaggio che ha fatto nella sua introspezione, l’abbiamo sentito vicino. É stato interessante capire il processo artistico di realizzazione dei brani. Il momento fotografico più bello è quando lui si trova sotto l’aurora boreale, con la lanterna" concludono.
Alice Pavarotti