FRANCESCA DELVECCHIO
Cronaca

Zone arancione scuro Emilia Romagna: restrizioni dove e quando

Regole più severe per 15 giorni nei Comuni dell’Ausl Bologna e dell’Ausl Romagna (esclusa Forlì), ma anche dieci Comuni nell’imolese. Dalle scuole agli spostamenti, tutto quello che c'è da sapere

Zone arancione scuro: ecco dove in Emilia Romagna

Bologna, 1 marzo 2021 – Il mese di marzo in Emilia-Romagna inizia con alcuni territori colorati di arancione scuro. Significa che ci sono nuove restrizioni, rispetto al resto della Regione che rimane ‘solo’ arancione.

AGGIORNAMENTO Bologna verso la zona rossa, Merola: "Valutiamo ulteriori restrizioni" Le differenze principali riguardano la chiusura di tutte le scuole e università (tranne la scuola dell’infanzia e i nidi), la sospensione delle attività sportive di base anche se all’aperto e il divieto di uscire dal proprio Comune.

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La zona rafforzata, non troppo lontana dal rosso, è scattata il 25 febbraio e sarà valida fino all’11 marzo in dieci Comuni del circondario imolese e in quattro confinanti in provincia di Ravenna. Nello specifico si tratta dei Comuni di Imola, Castel San Pietro, Medicina, Mordano, Castel Guelfo, Dozza, Casalafiumanese, Fontanelice, Borgo Tossignano, Castel del Rio, Bagnara di Romagna, Conselice, Massa Lombarda, Riolo Terme. Il 27 febbraio è stata la volta di Bologna, nello specifico tutti i Comuni dell’Ausl Bologna. L’arancione scuro è scattato sabato, mentre le scuole sono chiuse a partire da oggi, 1 marzo. Le restrizioni dureranno fino al 14 marzo. Dopo un incontro tra Sindaci, Ausl e Regione, è stato deciso l’arancione rafforzato anche per tutti i Comuni dell’Ausl Romagna, escluso il distretto di Forlì. Si parla quindi delle provincie di Ravenna, Rimini e dei Comuni del cesenate. La restrizione inizierà il 2 marzo e si concluderà, salvo ulteriori proroghe, il 17 marzo.

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Tutte le regole: cosa si può fare e cosa cambia

Spostamenti

Vietati gli spostamenti all’interno del proprio Comune, ma anche nei Comuni limitrofi. Fanno eccezione gli spostamenti per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Non si potrà quindi uscire dal proprio comune, anche se di popolazione inferiore a 5mila abitanti. Resta la possibilità di recarsi in quelli limitrofi solo per particolari necessità, come ad esempio per l’acquisto di prodotti che nel proprio Comune non si trovano. Rimane sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Consentita anche la possibilità per gli studenti di frequentare le lezioni in presenza, ove previste, se la scuola ha sede in un comune non compreso tra quelli soggetti a restrizione: potranno ovviamente andare e tornare.

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Parenti e amici

Non è possibile spostarsi per andare a trovare parenti o amici in altre abitazioni private, né nel proprio Comune, né in un Comune limitrofo. Fanno eccezione le situazioni di necessità, come accudire o assistere un parente, amico o conoscente. Gli spostamenti per ragioni di cura sono sempre consentiti. Per questo è possibile, per esempio, lo spostamento dei nonni che devono accudire i nipoti in Dad.

Seconde case

Non è possibile recarsi nelle seconde case, salvo situazioni di necessità. Si può per esempio raggiungere la seconda casa (anche nello stesso Comune) per ragioni di manutenzione.

Scuole e Università

Rimarranno in didattica a distanza al 100% tutte le scuole a partire dalle elementari alle Università. Rimarrà lo svolgimento in presenza delle sole attività dei servizi educativi 0-3 anni e delle scuole dell’infanzia.

Sarà possibile svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Sospesa la frequenza in presenza delle attività formative e curriculari delle Università e delle Istituzioni di alta formazione artistica musicale e coreutica. Possono proseguire anche in modalità in presenza i corsi per i medici in formazione specialistica, i corsi di formazione specifica in medicina generale o le attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie.

Musei e biblioteche

Sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura. Rimangono aperte le biblioteche e gli archivi, laddove i servizi vengano offerti su prenotazione e nel rispetto delle misure di contenimento dell’emergenza.

Shopping

Le regole riguardo l’attività di acquisto di beni, servizi e utilità, sono quelle della zona arancione. I negozi rimangono quindi aperti dal lunedì al venerdì. Chiudono nei giorni festivi e prefestivi, se hanno sede dei centri e nelle gallerie commerciali. Per raggiungere un negozio o un servizio non presente nel proprio Comune, è possibile spostarsi nel Comune limitrofo.

Servizi di cura alla persona

Nelle zone arancioni sono permesse le attività economiche di servizio alla persona (parrucchiere, estetista, ecc.), ma all’interno del proprio Comune.

Bar e ristoranti

Come nella zona arancione, queste attività rimangono chiuse. Possono continuare a fare asporto dalle 5 alle 22.

Sport e attività motoria

Sospese tutte le attività sportive di base e l'attività motoria in genere anche se svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati. In prossimità della propria abitazione, invece, è consentito svolgere individualmente attività motoria. Bisogna però rispettare la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e utilizzare la mascherina. In questo caso, è possibile anche uscire a fare una passeggiata col proprio figlio, per esempio. Si può anche fare attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale. Sono sospesi tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva. Gli atleti agonisti che devono partecipare a manifestazioni di preminente interesse nazionale riconosciute dal Coni possono continuare gli allenamenti.

Parchi pubblici

Essendo consentita l’attività motoria solo vicino alla propria abitazione, non si può andare al parco o portarci i propri figli.

Bicicletta

È possibile utilizzare la bicicletta per tutti gli spostamenti consentiti, nel rispetto della distanza di sicurezza di un metro. Si può usare la bicicletta anche per svolgere attività motoria o sportiva all’aperto nel rispetto del distanziamento di due metri, dalle 5 alle 22, anche non necessariamente in prossimità della propria abitazione. Sia in zona arancione che rossa, per lo svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta) si può entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.

Tampone di controllo

Nei territori interessati dall'ordinanza l'isolamento del caso confermato non potrà essere interrotto dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi, ma dovrà proseguire fino all’effettuazione di un test molecolare con risultato negativo.