Bologna, 21 aprile 2021 - Mancano ormai pochi giorni all'agognato ritorno in zona gialla anche per Emilia Romagna, Marche e Veneto. Salvo sorprese infatti, sono fra le tredici regioni che aspirano alla fascia di minor rischio epidemiologico, da lunedì prossimo, 26 aprile. Stando agli ultimi dati relativi al contagio covid. In primis l'indice Rt, ben al di sotto dell'1. Poi l'incidenza lontana dalla soglia di rischio di 250 casi settimanali per centomila abitanti.
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Per la precisione si tratterà di zona gialla anche rafforzata con le aperture serali di bar e ristoranti e il riavvio di cinema e teatri, malgrado il coprifuoco (che dovrebbe restare alle 22). La certezza del passaggio in giallo si avrà solo venerdì 23 aprile, giorno del consueto monitoraggio settimanale. E mezza Italia spera di saltare sul treno delle annunciate riaperture.
Zona gialla: regole
Bar e ristoranti
Possono riaprire i ristoranti e i bar all’aperto, anche di sera (fino alle 22 al momento). Dall’1 giugno a pranzo riaprono i ristoranti anche al chiuso.
Spostamenti
Spostamenti liberi tra le regioni gialle, mentre per spostarsi tra regioni arancioni e rosse se si viaggia per lavoro, salute e urgenza basta l’autocertificazione. Mentre se ci si sposta per turismo all’autocertificazione bisogna allegare il pass verde che attesta di aver effettuato la vaccinazione, di essere guariti dal Covid o di aver effettuato un tampone negativo nelle 48 ore precedenti. Dal primo maggio si potrà andare in quattro, oltre ai figli minori a trovare parenti e amici.
Sport
Sono consentiti anche gli sport all’aperto, compresi quelli di contatto, come basket, calcio ecc.
Cinema e teatri
Dal 26 nelle zone gialle riaprono cinema e teatri olrte che musei e mostre.
Palestre e piscine
Le piscine, sempre all'aperto riapriranno il 15 maggio, mentre le palestre soltanto dal 1 giugno.
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Emilia Romagna: Rt e incidenza
L'Rt dell'Emilia Romagna era a 0,78 nell'ultimo monitoraggio del 14 aprile (relativo alla settimana 5-11 aprile), mentre l'incidenza era a 160 su 100 mila abitanti.
Marche: Rt e incidenza
Nelle Marche l'ultimo Rt rilevato è 0,79 (dati aggiornati al 14 aprile) mentre l'incidenza si attestava a 137 per 100 mila abitanti.
Veneto: Rt e incidenza
I dati del Veneto parlano di un Rt a 0,81 e di un'incidenza ancora inferiore: 130 per 100 mila abitanti.
Tredici regioni aspirano alla zona gialla
In attesa dei dati di oggi e di domani, che saranno analizzati insieme a quelli del resto della settimana dalla cabina di regia ministero della Salute-Iss-Regioni, sarebbero 13 le Regioni che possono aspirare alla zona gialla. Insieme a Emilia Romagna, Marche e Veneto sarebbero: Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Umbria, e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Tutte avevano già venerdì scorso l'indice Rt sotto 1 e un'incidenza lontana dalla soglia di rischio di 250 casi settimanali per centomila abitanti, e in questi giorni sono in ulteriore calo, pur differenziato.
Regioni in zona rossa e arancione
In rosso rimarrebbero Val d'Aosta (che ha ancora oggi un'incidenza di 266 casi per centomila) e Sardegna, che la scorsa settimana aveva un Rt molto alto (1,38, quando il limite per passare in rosso è 1,25). Spera di lasciare il rosso invece la Puglia, ma per finire in arancione: l'incidenza è alta (239 casi per centomila), anche se l'Rt la scorsa settimana era sotto 1 e i casi sono in calo del 7% in 7 giorni. Oscilla tra arancione e rosso la Campania, che aveva un Rt intorno a 1 ed è cresciuta ulteriormente questa settimana (+8% di casi positivi) arrivando a un'incidenza di 235 casi per centomila. Così come probabilmente resteranno in arancione Calabria, Sicilia, Basilicata e Molise, tutte con incidenza e trend ancora da monitorare.