Ancona, 26 febbraio 2021 – Le Marche tornano in zona arancione da lunedì 1 marzo dopo il superamento della soglia dei 250 contagi ogni 100mila abitanti. Ma anche a causa del superamento delle soglie critiche per terapie intensive e gli altri reparti critici. Intanto 20 Comuni della provincia di Ancona sono già diventati arancioni.
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"Mi dispiace moltissimo per le restrizioni che condizioneranno la nostra quotidianità e tutte le attività, ma mi preme raccomandarvi la massima attenzione. Sapete quanto in altre occasioni mi sono battuto per chiedere di consentire lo svolgimento di attività personali ed economiche, ma in questo momento abbiamo il dovere di fermare il prima possibile questa fase di recrudescenza del virus a tutela della salute e della sicurezza di tutti i cittadini marchigiani", ha scritto su Facebook il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli.
Il ritorno delle Marche in zona arancione comporta l’adozione di regole diverse. Rivediamole tutte.
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Spostamenti
È consentito spostarsi all'interno del proprio Comune, tra le 5 e le 22. Non ci si può spostare da un comune all'altro, né da diverse regioni, salvo esigenze di lavoro, studio, salute o necessità. In tali casi, serve sempre l’autocertificazione. Rimane in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5, ma il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza è sempre consentito. Ci si può muovere per motivi di emergenza o per esigenze lavorative, di necessità o di salute. La raccomandazione è di evitare gli spostamenti non necessari, anche all’interno del proprio Comune.
Riguardo i comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti, ci si può spostare per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini. Sono in ogni caso esclusi gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia. Si può uscire dal proprio Comune per esigenze specifiche, quali fare la spesa (laddove il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti punti vendita con maggiore disponibilità, anche in termini di convenienza economica) o per acquistare beni diversi da quelli alimentari.
Parenti
All’interno del proprio Comune, ci si può spostare verso una sola abitazione privata abitata. È possibile farlo una volta al giorno, tra le 5 e le 22. Oltre alle persone già conviventi, è possibile ospitare al massimo altre due persone, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.
Seconde case
Chi vive in zona arancione può andare nelle seconde case anche se si trovano fuori regione; si può andare in una seconda casa che si trova in fascia arancione. Non si può andare in una seconda casa che si trova in fascia “arancione scuro” o rossa. La casa di destinazione non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente.
Può andare nella seconda casa soltanto chi dimostra di averne avuto titolo, quindi ne è proprietario o affittuario da una data antecedente al 14 gennaio 2021.
Bar e ristoranti chiusi: solo asporto
Tutti i ristoranti ma anche bar, pasticcerie e gelaterie, restano chiusi. Possono aprire esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, per cui non ci sono limiti di orario. La vendita da asporto per bar senza cucina e simili (codice Ateco 56.3 o codice Ateco 47.25) è consentita solo fino alle 18. È vietato sostare all’interno dei locali, se non per il tempo necessario all’acquisto dei prodotti per l’asporto.
Negozi e centri commerciali
I negozi possono restare aperti durante la settimana, ma quelli nei centri commerciali devono chiudere nel fine settimana. I centri e le gallerie commerciali, infatti, saranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Ma resteranno aperte farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole, oltre ai punti vendita di generi alimentari e di prodotti agricoli e florovivaistici. Se il proprio Comune non dispone di appositi punti vendita o se nel Comune limitrofo c’è la disponibilità di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, ma con autocertificazione.
Scuole
Nelle Marche la Regione decide la chiusura per una settimana di tutte le scuole superiori delle Marche e quella delle scuole medie, solo per le seconde e le terze classi, unicamente per la provincia di Ancona e Macerata, capoluoghi compresi. Andranno in didattica a distanza a partire da domani e fino a venerdì 5 marzo (perché quel giorno scade il Dpcm nazionale che il premier Draghi dovrà rinnovare) con il rischio che la chiusura sarà allungata anche ai giorni successivi.
Musei e biblioteche
Chiusi musei, mostre, cinema e teatri. Biblioteche aperte solo per servizi offerti su prenotazione e per gli archivi.
Sport
Restano ancora chiuse palestre e piscine. L'attività sportiva all’aperto è consentita dalle 5 alle 22 ma anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, sempre nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri. Consentita anche l'attività sportiva all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati. È consentito spostarsi in Comuni limitrofi per recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, in caso di assenza di tali strutture nel Comune di residenza. È possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza. Si ricorda inoltre che per i Comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti è equiparata al territorio comunale la fascia territoriale circostante, fino a una distanza di 30 km dai relativi confini. Attività venatoria possibile solo nel proprio Comune.
Bicicletta
È possibile utilizzare la bicicletta per tutti gli spostamenti consentiti, mantenendo la distanza di almeno un metro dalle altre persone. La si può utilizzare anche per svolgere attività motoria all’aperto, sempre nel rispetto del distanziamento di almeno un metro, e per svolgere attività sportiva, nel qual caso il distanziamento deve essere di 2 metri.
Parchi e giardini
È consentito l'accesso ai parchi pubblici, anche dei minori, anche assieme ai familiari o altre persone abitualmente conviventi o deputate alla loro cura. Accesso consentito anche ad aree gioco all’interno di parchi, ville e giardini pubblici.
Eventi religiosi e non
Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto. In questo divieto sono comprese anche le feste conseguenti a cerimonie civili e religiose. Le manifestazioni pubbliche sono consentite solo in forma statica, con l’osservanza delle distanze sociali. È vietato ballare in discoteche, sale da ballo e locali assimilati, lidi, stabilimenti balneari, spazi comuni delle strutture ricettive o altri luoghi aperti al pubblico. Sono vietate le fiere di qualunque genere, le sagre e eventi analoghi. Sono sospese le attività di centri culturali, centri sociali e centri ricreativi. L'accesso ai luoghi di culto avviene con misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone e nel rispetto dei protocolli anti-Covid. Le tumulazioni e le sepolture sono consentite sempre nel rispetto della distanza interpersonale.
Mascherine
Obbligatorio indossare sempre le dotazioni anti-contagio, una volta fuori casa. Sono esclusi dall’indossare la mascherina: le persone che stanno svolgendo attività sportiva; i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilità incompatibili con l'uso della mascherina.