
Dal 7 aprile cambiano le regole anche in zona arancione
Bologna, 2 aprile 2021 - Sono dodici le regioni e le province autonome che la settimana prossima saranno in zona arancione: Marche, Veneto e provincia di Trento si sono infatti aggiunte grazie alla 'promozione' nel monitoraggio di oggi. Le ordinanze del ministero della Salute del cambio di colore hanno valore da martedì 6 aprile, dopo i tre giorni di Pasqua nei quali tutta l'Italia sarà in zona rossa (qui le regole complete) come disposto dal nuovo decreto Draghi.
Pasqua 2021: cosa si può fare. Spostamenti e autocertificazione - Viaggi all'estero e Covid: al rientro tampone e isolamento fiduciario
Il Decreto, dal mercoledì 7 aprile, cambia anche leggermente le regole sia per la zona rossa sia per quella arancione. Vediamole nel dettaglio.
- Zona arancione oggi
- Nuova zona arancione: gli spostamenti
- Seconde case
- Visite ad amici e parenti
- Scuole
- Negozi aperti
- Parrucchieri ed estetiste
- Cinema, mostre e teatri
- Bar e ristoranti
- Sport
- Concorsi
- Obbligo vaccinale
Zona arancione oggi
Attualmente, si trovano in zona arancione Lazio, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Molise, Sicilia, Sardegna, Umbria, e a provincia autonoma di Bolzano. Da martedì 6, invece, ci saranno Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, provincia di Bolzano, provincia di Trento, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto.
Nuova zona arancione: gli spostamenti
In zona arancione, come sempre, ci si può muovere liberamente e senza obbligo di autocertificazione all'interno del proprio comune.
Seconde case
Resta la possibilità di recarsi una seconda casa, anche se si trova in una regione in zona rossa o arancione. La seconda cosa deve essere di proprietà o affittata per un lungo periodo e prima del 14 gennaio. Deve essere vuota e può accogliere solo il nucleo famigliare: non si possono ospitare, dunque, né amici né parenti non coviventi.
Visite ad amici e parenti
A differenza della zona rossa, si prolunga la possibilità offerta durante i giorni pasquali di fare visita, una volta al giorno, ad amici e parenti. Bisogna però restare nell'ambito del comune e ci si può muovere al massimo in due persone (con figli under 14 al seguito).

Scuole
In zona arancione è consentito il ritorno in aula per tutti i ragazzi fino alla terza media compresa. Gli studenti delle superiori andranno in presenza al 50-75%. Sindaci e presidenti delle Regioni non possono decretare chiusure autonome di ordini scolastici.
Negozi aperti
Tutti i negozi sono aperti, anche quelli di abbigliamento di altre categorie merciologiche considerate "non essenziali" che in zona rossa sono chiusi. Nei giorni festivi e prestivi, sono chiusi i negozi all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.
Parrucchieri ed estetiste
Aperti parrucchieri, barbieri e centri estetici che in zona rossa hanno dovuto abbassare le serrande.

Cinema, mostre e teatri
Le sale della cultura restano purtroppo chiuse. La loro riapertura è prevista per il momento solo in zona bianca. E per ora non è ancora prevista una data di apertura generalizzata.
Bar e ristoranti
Per bar e ristoranti resta la possibilità di lavorrare solo con l'asporto (i bar fino alle 18 e i ristoranti fino alle 22) o con le consegne a domicilio. Questo almeno per tutto aprile, poi forse conto dell'andamento pandemico potremo sperare in una revisione della regola.
Sport
Oltre a passeggiate anche in bicicletta e jogging (che possono spaziare per tutto il territorio comunale), in zona arancione sono aperti anche i centri che offrono sport individuali come il tennis, il golf o il padel. Restanto per ora chiuse palestre e piscine.
Concorsi
Indipendentemente da zona (arancione o rossa che sia), dal 3 maggio possono riprendere i concorsi: viene raccomandato di usare, se possibile, spazi all'aperto. I partecipanti devono sottoporsi al test antigenico nelle 48 ore precendenti alla prova.
Obbligo vaccinale
Anche questo non dipende dalla zona. Il nuovo Dl introduce l'obbligo a sottoporsi al vaccino anti covid per medici, infermieri, operatori socio sanitari, anche personale amministrativo. L'obbligo vale anche per i dipendenti delle Rsa (le residente per anziani) e per i centri privati. Chi non ottempera (dalla notifica ci sarà tempo 5 giorni) può essere spostato in una mansione che non prevede il contatto con altre persone. Se ciò non fosse possibile, è prevista anche la sospensione senza stipendio che però non può andare oltre alla fine della pandemia e comunque non oltre il 31 dicembre di quest'anno.