REDAZIONE CRONACA

Villa Verdi comprata dallo Stato, stop all’infinita diatriba. La Regione: “Ottima notizia”

Il complesso di Villanova sull’Arda, luogo simbolo della musica, della cultura italiana e circondato da sei ettari di parco, è già censito tra le ‘Case e studi delle persone illustri’ dell’Emilia-Romagna

Il complesso di Villanova sull’Arda a Piacenza, circondato da sei ettari di parco, è stato l'ultima dimora del Maestro Giuseppe Verdi

Il complesso di Villanova sull’Arda a Piacenza, circondato da sei ettari di parco, è stato l'ultima dimora del Maestro Giuseppe Verdi

Piacenza, 16 dicembre 2024 – Finalmente, dopo diatribe ereditarie e legali e dopo, soprattutto, la chiusura di due anni, Villa Verdi ha un nuovo proprietario, ovvero lo Stato Italiano. La villa di Sant’Agata di Piacenza, ultima dimora del Maestro, è stata oggetto di diverse contese, da quando è morto nel 2001 Alberto Carrara Verdi, nipote di Verdi.

L’elegante ma onerosa eredità ha spaccato la famiglia conducendo i quattro pronipoti (anche se una nel frattempo è morta) a sfide legali, finché il Tar di Parma ha deciso di mettere all’asta il complesso, sciogliendo la comunione ereditaria. Visto il prezioso patrimonio storico che non sarebbe dovuto andare perduto, il Ministero della Cultura aveva promesso l’acquisto della proprietà, salvo poi fare dietrofront avviando una procedura di esproprio. Scelta che aveva lasciato basiti gli eredi del Maestro, dopo tra l’altro che c’era già stato un cortocircuito con la presidenza del Consiglio, che aveva preso l’impegno di restaurare la proprietà, ma che poi non aveva provveduto. Alla fine tutto è bene quel che finisce bene, si direbbe.

La Regione Emilia-Romagna: “Ottima notizia, attesa da tempo”

“Un’ottima notizia, attesa da tempo. Siamo pronti a fare la nostra parte per la tutela di questo luogo unico, dove il più celebre compositore italiano, Giuseppe Verdi, visse per circa cinquant’anni e scrisse musica immortale. Un luogo che è patrimonio di tutti, non solo dell’Emilia-Romagna”, hanno detto il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora alla Cultura, Gessica Allegni, alla notizia dell’acquisizione definitiva della villa da parte dello Stato.

“Non è solo una dimora di campagna diventata museo, è un luogo simbolo della musica e della cultura italiana. Per questo – proseguono de Pascale e Allegni –, Villa Verdi deve tornare ad avere l’importanza e la visibilità che merita e non a caso è stata censita tra le realtà dell’Emilia-Romagna interessate dalla legge regionale per il riconoscimento e la valorizzazione delle ‘Case e studi delle persone illustri’. Continueremo nel nostro impegno per la salvaguardia di questo complesso, elemento di spicco del grande patrimonio culturale, artistico e paesaggistico che contraddistingue la nostra regione”.

Il complesso di Villa Verdi

Il complesso di Villanova sull’Arda, circondato da sei ettari di parco, era stato voluto dal compositore come residenza dove tornare dopo i molteplici impegni in giro per l’Europa. Della tenuta, ampliata e sistemata nel 1849, è stata visitabile fino alla chiusura solo una parte: la stanza di Giuseppina Strepponi (seconda moglie di Verdi), con gli arredi originali, la camera da letto-studio di Verdi, e altre due sale con documenti, fotografie e copie di opere verdiane.