Venezia, 11 dicembre 2020 - Il Veneto resta in zona gialla, ma è ad alto rischio. Il resoconto settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità conferma l'Rt a 0,91, come anticipato oggi dal Governatore Zaia, ma inserisce la Regione tra quelle a più alto rischio. Anche oggi il Veneto è la regione italiana con il maggior numero di contagi (qui il bollettino del Ministero) ma non passa comunque in zona arancione. Il presidente Luca Zaia era convinto che la sua regione restasse in zona gialla, visto l'abbassamento dell'indice Rt a 0,91 di oggi. Nonostante ciò l'Iss (istituo superiore di sanità) nel nuovo report sulla situazione covid in Italia posiziona la regione tra le 5 a più alto rischio insime a Emilia Romagna, Puglia, Sardegna e provincia autonoma di Trento.
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Alla zona gialla confermata si aggiunge l’ordinanza più restrittiva emanata ieri dal Presidente della Regione, che entra in vigore oggi a mezzanotte.
L'indice Rt era comunque ancora superiore a 1 secondo i dati per la settimana 30 novembre 6 dicembre 2020 (aggiornati al 9 dicembre). E il Veneto era l'unica regione insieme al Molise a superare quota 1, appunto. Le restanti sono tutte sotto il valore soglia (che è 0,86). La Basilicata ha il valore più basso in tutta Italia con un indice Rt di trasmissione del contagio a 0.66.
Veneto: contagi più alti
Intanto, però, continuano a crescere i contagi da Covid, che oggi arrivano a 181.451. Salgono gli attualmente positivi, che toccano quota 85.093 (più 1.956). Questa mattina i dati del Veneto erano tra i peggiori d’Italia: 3883 nuovi positivi, 108 decessi e 18 ricoverati in più in terapie intensive. Il Veneto rientra tra le regioni in cui si evidenza un impatto alto sui servizi sanitari per sovraccarico di terapie intensive e area medica, per evidenza di nuovi focolai e per nuovi casi segnalati.